Medicina e ricerca
Covid/ Sipps: vaccinare tutti i bambini, il 20% dei contagiati è under 11
24 Esclusivo per Sanità24
"Il 20% dei contagiati è al di sotto degli 11 anni. A chi dice di non vaccinare i bambini sani diciamo: il vaccino va fatto a tutti, che siano sani o con patologie pregresse, perché non sempre questa infezione, nei bambini, si manifesta come una banale influenza". Lo afferma il presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), Giuseppe Di Mauro, sottolineando che l'incidenza del virus Sars-Cov-2 "è in aumento in tutte le fasce di età, con valori più elevati nella fascia 0-19 anni" e che "oltre un ragazzo su quattro al di sopra dei 12 anni ha ricevuto una sola dose di vaccino".
Estendere la vaccinazione ai bambini tra i 5 e gli 11 anni, tiene a precisare la Sipps, significherebbe offrire la possibilità di ridurre il rischio di infettarsi di Covid-19 a circa 3.700.000 di minori. Da inizio pandemia ad oggi, sono stati 783.996 i casi tra 0 e 19 anni, di cui circa 190mila tra i 5 e gli 11 anni. È stato calcolato che se questa fascia di età fosse stata già vaccinata, ipotizzando un’efficacia del vaccino all’80%, circa 140mila di quei bambini che hanno contratto il virus non si sarebbero ammalati, “evitando loro- constata Roberto Liguori, pediatra Sipps- quarantena, ritiro sociale, assenza da scuola, lontananza dalla vita sociale e familiare, oltre al rischio di sviluppare forme gravi della malattia e di contagiare i familiari”. Luciano Pinto, pediatra Sipps , aggiunge: "Noi pediatri - chiarisce - dobbiamo insistere con i genitori facendo capire loro che non bisogna avere paura del vaccino, ma della malattia".
Dopo l'approvazione, negli Stati Uniti, da parte dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) della raccomandazione dell’Advisory Committee on Immunization Practices (ACIP), di far vaccinare i bambini dai 5 agli 11 anni contro il Covid-19 con il vaccino pediatrico Pfizer-BioNTech, anche l’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) ha avviato, la valutazione dei dati disponibili per decidere se raccomandare l'estensione d'uso dello stesso vaccino alla fascia 5-11 anni anche in Europa. L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) è dunque in attesa dell’esito della valutazione dell’EMA, previsto fra un paio di mesi, che sarà trasmesso alla Commissione europea a cui spetta la decisione finale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA