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Covid/ Aifa: definite le modalità di utilizzo del Paxlovid, in Italia a partire da febbraio

di Red.San.

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La Commissione tecnico scientifica di Aifa ha definito i criteri di utilizzo del medicinale Paxlovid (Pfizer), farmaco antivirale orale per la cura del Covid-19. "Il farmaco - ricorda una nota - aveva già avuto nel dicembre 2021 il parere favorevole per la distribuzione in emergenza e sarà disponibile dalla prima settimana di febbraio 2022".
Paxlovid, che nello studio registrativo "si è dimostrato efficace nel ridurre dell’88% il rischio di ospedalizzazione e morte, è indicato per il trattamento di pazienti adulti con infezione recente da SARS-CoV-2 con malattia lieve-moderata che non necessitano ossigenoterapia e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio per lo sviluppo di Covid-19 severo". Il trattamento con Paxlovid deve essere iniziato entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi e ha una durata di 5 giorni.

Aifa, inoltre, ha reso noto il secondo report sul monitoraggio degli antivirali utilizzati per la terapia di Covid-19. Al 27 gennaio risultano in totale 2.871 pazienti Covid avviati al trattamento a casa con la pillola antivirale molnupiravir (Lagevrio) di Merck (Msd fuori da Usa e Canada). Le prescrizioni di Lagevrio sono in crescita: dal 20 al 26 gennaio sono state 1.238, in media quasi 177 al giorno, pari al 10,4% in più rispetto alla media giornaliera della settimana precedente (oltre 160). Il numero più alto di trattamenti avviati con la pillola anti-Covid dall'apertura del monitoraggio è quello del Lazio (358), mentre all'altro estremo - con zero trattamenti avviati - risulta la Basilicata. Negli ultimi 7 giorni ad aver fatto più prescrizioni di molnupiravir è stata ancora una volta la Liguria (167, +8,44%), seguita dal Lazio (153, +3,38%) e dal Piemonte (133, -7,64%).

L'altro antivirale monitorato è remdesivir. Per questo farmaco le voci sono due: al 26 gennaio risultano in totale 1.439 pazienti non ospedalizzati per i quali è stato avviato un trattamento con questa molecola (spiccano l'Emilia Romagna e la Lombardia con 370 e 363 rispettivamente) e 80.717 pazienti ricoverati in ospedale trattati col medicinale. Considerando sia molnupiravir che remdesivir, i pazienti non ospedalizzati trattati con i due antivirali dall'apertura del monitoraggio al 25 gennaio sono stati 4.101 (quasi il 65% ha preso molnupiravir e il 35% remdesivir). Dal 19 al 25 gennaio le prescrizioni di remdesivir a pazienti in ossigenoterapia supplementare sono state 1.499, con una media giornaliera di circa 214, in calo del 4,4% rispetto ai 7 giorni precedenti (224). Mentre per quanto riguarda il trattamento precoce con remdesivir, nello stesso periodo le prescrizioni sono state 530, con una media giornaliera di quasi 76, l'11,81% in meno rispetto ai 7 giorni precedenti (quasi 86).


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