Medicina e ricerca

Human Technopole, 5 piattaforme aperte ai ricercatori italiani. Giorgetti, usare risorse in modo selettivo ed efficace. Schillaci, alle ’piattaforme’ il 55% dei 140 milioni messi dallo Stato su HT

di Barbara Gobbi

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24 Esclusivo per Sanità24

Dal 10 giugno gli scienziati italiani potranno sottoporre i progetti di ricerca a Human Technopole, istituto di ricerca per le scienze della vita situato nel campus Mind Milan Innovation District, per svilupparli utilizzando le tecnologie di avanguardia messe a disposizione tramite le piattaforme nazionali. In una logica di Open Innovation nel campo delle scienze della vita, le piattaforme nazionali sono strutture dedicate e condivise da Human Technopole con tutto il sistema della ricerca italiano. E sono cinque: piattaforma di genomica, piattaforma di editing genomico e modelli di malattia, piattaforma di biologia strutturale, piattaforma di microscopia ottica, piattaforma per la gestione e l’analisi dei dati.
Piattaforme e bandi d’accesso sono stati presentati a Roma da Human Technopole presso il ministero della Salute, nel corso dell’evento “Improving human life and technology”.
«L’Italia ha la qualità scientifica e industriale per essere un riferimento a livello globale, a condizione di utilizzare le risorse pubbliche in modo selettivo ed efficace - ha scritto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in un messaggio inviato in occasione della presentazione del Piano strategico 2024-2028 e delle piattaforme di Human Technopole. «Investire su Human Technopole è parte della strategia mirata alla specializzazione del Paese sui settori ad alta tecnologia. Per questo il Centro deve preservare standard di eccellenza mondiale nel reclutamento delle risorse umane e nella valutazione dell’attività scientifica, diventare un polo nazionale per la formazione avanzata e, soprattutto, un riferimento per il trasferimento tecnologico», ha aggiunto. «La capacità di innovazione tecnologica è la sfida sulla quale competono le potenze mondiali. Questo è ancora più vero nel campo delle scienze della vita anche grazie alle potenzialità nell’uso dei dati. Di fronte a questo salto tecnologico, l’Italia ha la qualità scientifica e industriale per essere un riferimento a livello globale a condizione di utilizzare le risorse pubbliche in modo selettivo ed efficace», ha indicato ancora Giorgetti. Secondo cui «utilizzare in modo efficace le risorse significa collaborare con gli altri attori della ricerca. Mi riferisco - ha precisato - agli enti attivi nelle Life Sciences, grazie alla potenzialità delle piattaforme nazionali. Alle fondazioni vigilate dal governo, che devono essere pronte a evolvere per anticipare e accompagnare gli avanzamenti della frontiera della ricerca», ha aggiunto, esprimendo «soddisfazione per i risultati conseguiti» e confermando che «nel percorso di attuazione del nuovo piano strategico il Mef continuerà a esercitare la propria vigilanza con l’ambizione comune di rendere Human Technopole un vanto e un riferimento nel panorama internazionale».
«Non riesco a immaginare una funzione differente, che non sia quella dell’apertura all’intera comunità scientifica italiana, per un investimento che vede 77 milioni di euro l’anno, pari al 55% delle risorse che Human Technopole riceve (per 140 mln l’anno complessivi, ndr) dallo Stato, destinati a realizzare e rendere disponibili le 5 Piattaforme tecnologiche nazionali d’avanguardia». Così il titolare della Salute Orazio Schillaci, secondo cui «sostenere la ricerca e la prevenzione è il miglior investimento che una nazione possa fare. Ma naturalmente - ha avvisato - occorre gestire al meglio le risorse, in modo che abbiano una effettiva ricaduta sulla salute e che servano a migliorare l’assistenza. Per questo è auspicabile che i bandi presentati oggi stimolino una risposta vasta e di alto profilo e che nostri ricercatori colgano questa opportunità». Secondo Schillaci il ’modello aperto’ messo in campo può «davvero essere vincente per tutti gli attori della ricerca nelle scienze della vita: Irccs, aziende ospedaliere-universitarie, enti pubblici, università, lo stesso Human Technopole». Schillaci ha infine ricordato che con il Pnrr è stato assegnato oltre mezzo miliardo al potenziamento della ricerca biomedica Ssn e che ad aprile sono state approvate le graduatorie per assegnare la seconda tranche di finanziamento da 310 mln a 334 progetti.
Il presidente di Human Technopole Gianmario Verona ha dichiarato: «Le piattaforme nazionali costituiscono un esempio concreto di infrastrutture per la open innovation nell’ambito delle scienze della vita. Il modello su cui si basano è un’evoluzione del modello già applicato con successo in istituti di vari paesi europei, tra cui il Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare, il SciLifeLab in Svezia, gli istituti Max Planck in Germania, e negli Stati Uniti. Ha portato, in questi paesi, importanti risultati sia in termini di qualità della ricerca scientifica, sia di trasferimento tecnologico. Il suo punto di forza è consentire di centralizzare tecnologie molto avanzate, costose e connesse funzionalmente, godendo al tempo stesso di forti economie di scala ed evitando la dispersione delle risorse, che da oggi sono disponibili agli scienziati italiani, oltre ai ricercatori di Human Technopole».
La presentazione del Piano strategico 2024-2028. Nel corso del convegno Human Technopole ha presentato anche i contenuti del nuovo Piano strategico. Marino Zerial, direttore di Human Technopole, ha aggiunto: «Questo evento è anche l’occasione per presentare il Piano strategico 2024-2028 di cui le Piattaforme nazionali sono una colonna portante. La multidisciplinarietà è un punto focale della visione scientifica di Human Technopole: dalla fisica alla genomica, dalla matematica alla biologia strutturale, tutte le scienze convergeranno per supportare lo sviluppo della conoscenza dei meccanismi alla base dell’organismo umano. Inoltre, grazie a nuovi programmi di ricerca, chiamati flagship research programmes, porteremo il focus anche su patologie gravi e diffuse come, ad esempio, i tumori, le malattie metaboliche, le patologie cardiologiche o le condizioni del neurosviluppo».
“Tutto” sui bandi di ricerca. I bandi saranno pubblicati sistematicamente su base annuale e aperti a ricercatori di università, Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) ed enti pubblici di ricerca di tutta Italia. Le domande di accesso saranno valutate da un gruppo di esperti internazionali indipendenti, raccolti nella Commissione indipendente di valutazione permanente (Civp), che decideranno quali progetti potranno accedere alle tecnologie di Human Technopole sulla base della loro innovatività e qualità scientifica.
Le candidature potranno essere presentate durante tutto il corso dell’anno e saranno valutate in tre periodi: maggio/giugno (domande presentate tra il 1 gennaio e il 30 aprile), settembre/ottobre (domande presentate tra il 1 maggio e il 31 agosto), gennaio/febbraio (domande presentate tra il 1 settembre e il 31 dicembre). Il bando di accesso conterrà l’elenco dei servizi offerti da ciascuna piattaforma, criteri di ammissibilità e requisiti tecnici, criteri di valutazione e sistema di punteggio.
Sono previste tre modalità diverse di accesso alle Piattaforme Nazionali:
• Semplice: i ricercatori utilizzeranno direttamente le tecnologie messe a disposizione da Human Technopole. Poiché è richiesta una comprovata competenza pregressa nell’impiego di queste strumentazioni, sarà effettuata una verifica preliminare e successivamente il ricercatore sarà autorizzato all’uso dello strumento con supervisione limitata da parte del personale della struttura. Per alcune strutture o strumenti questa modalità di accesso potrebbe essere limitata o non disponibile.
• Con impiego dei servizi della struttura: i ricercatori potranno avvalersi di personale di Human Technopole che svolga per loro specifici compiti. Si potrà trattare di servizi standard, cioè svolti usualmente dalla Piattaforma Nazionale, o su misura, cioè ideati e sviluppati in maniera congiunta con i ricercatori ospiti.
• Con servizi della struttura e formazione: tale procedura prevede la formazione dei ricercatori da parte del personale di Human Technopole con l’obiettivo di trasferire, in aggiunta o in alternativa ai servizi previsti dalle altre modalità d’accesso, le competenze necessarie per l’utilizzo autonomo di una tecnologia specifica.
Potranno essere sottoposti per l’accesso alle Piattaforme nazionali sia progetti scientificamente significativi e tecnicamente maturi sia progetti proof-of-concept, cioè studi di fattibilità come pre-requisiti per programmi di ricerca:
• con elevato potenziale scientifico ma con maturità tecnica o dati preliminari insufficienti;
• volti a creare le condizioni necessarie per l’esecuzione del progetto (come ad esempio, esperimenti di sviluppo dei metodi);
• ad accesso rapido, cioè che richiedono un unico servizio.
La valutazione delle domande
Dopo una prima verifica della coerenza con il bando, la proposta verrà sottoposta alla Commissione Indipendente di Valutazione Permanente, che la giudicherà secondo i seguenti parametri: significatività, innovazione, approccio, contesto scientifico-istituzionale ed esperienze pregresse del richiedente. In aggiunta a questa valutazione sarà eseguito anche uno studio di fattibilità tecnica e maturità del progetto.
La Commissione indipendente di valutazione permanente (Civp)
Alla Commissione sarà affidata la valutazione dei progetti. La Civp è formata da membri indipendenti di massimo prestigio internazionale che includono il presidente del Comitato scientifico di Human Technopole Walter Ricciardi che ne è membro di diritto, e sono: Filippo Mancia, professore di Fisiologia e biofisica cellulare, Department of Physiology & Cellular Biophysics, Columbia University, New York (U.S.A.) (Presidente); Arianna Tucci, professore di Genomica medica, Queen Mary University of London (Regno Unito) (Vice Presidente); Juha Kere, professore di Genetica molecolare, Department of Biosciences and Nutrition, Karolinska Institute, Stoccolma (Svezia); Samuele Marro, professore di Neuroscienze e co-direttore dello Stem Cell Engineering Core, Black Family Stem Cell Institute, Icahn School of Medicine at Mount Sinai, New York (Usa); Jan Peychl, Senior Service Leader, Light Microscopy Facility, Max Planck Institute of Molecular Cell Biology and Genetics, Dresda (Germania); Giampietro Schiavo, professore di Neuroscienze, Department of Neuromuscular Diseases, Queen Square Institute of Neurology, University College London (Regno Unito); Maria Secrier, professore di Biologia computazionale del cancro, Genetics Institute, Department of Genetics, Evolution and Environment, University College London (Regno Unito); Virginie Uhlmann, Group Leader, European Bioinformatics Institute (EMBL-EBI), Cambridge (Regno Unito) e Direttrice BioVisionCenter, Università di Zurigo (Svizzera).
I membri della Civp sono stati selezionati a seguito della pubblicazione dell’avviso pubblico per la preselezione dei candidati per la costituzione della Commissione avvenuta in data 4 luglio 2023. Il Consiglio di Sorveglianza della Fondazione Human Technopole ha ricevuto la lista di candidati risultante dalle pre-selezione effettuata dal ministero dell’Università e della Ricerca e dal Ministero della Salute e ha nominato i nove membri.


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