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Disturbi del neurosviluppo in aumento: necessarie risorse per diagnosi tempestiva, interventi precoci e maggiore attenzione. Il decalogo Sinpia

di Elisa Fazzi *

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Un complesso processo di crescita delle strutture del cervello che dal concepimento conduce ad un armonico sviluppo emotivo, motorio, cognitivo, comunicativo e sociale fino alla giovane età adulta: parliamo di neurosviluppo che nel suo percorso da 0 a 18 anni vede il molteplice intreccio di componenti genetiche, neurobiologiche, costituzionali e ambientali specifiche per ogni età. Durante la maturazione delle diverse funzioni, però, possono manifestarsi segni di rischio o ritardi o anomalie delle varie tappe evolutive che caratterizzano, a seconda dell’età e della funzione più compromessa, un ampio spettro di disturbi che determinano compromissione del funzionamento personale, in termini di autonomia, interazione sociale, attività scolastica e poi lavorativa.
In Italia si stima che 1 bambino su 77 soffra di un disturbo dello spettro autistico (dati Istituto superiore di sanità); molto frequenti nella popolazione in età scolare (5%) sono i disturbi dell’apprendimento o i disturbi da deficit dell’attenzione e iperattività (3.5-5% dei bambini in età scolare), per citare solo alcuni dei disturbi del neurosviluppo più frequenti.
I disturbi del neurosviluppo presentano manifestazioni molto diverse tra loro per tipologia, decorso e prognosi: dai disturbi dello spettro autistico, che colpiscono la comunicazione e l’interazione sociale, ai disturbi del linguaggio e dell’apprendimento o dell’attenzione, ai disturbi psichiatrici, ai disturbi neuromotori come il disturbo della coordinazione motoria fino ad arrivare alle paralisi cerebrali infantili che pure possono essere considerate disturbi del neurosviluppo.
In generale, un corretto inquadramento dei disturbi del neurosviluppo deve considerare i seguenti elementi: il ritardo nella maturazione di tappe e/o traiettorie evolutive e ancor di più le atipie; la cronicità che può compromettere lo sviluppo nel tempo; la compromissione cognitiva primaria, come nella disabilità intellettiva, o secondaria; la sovrapposizione dei sintomi; il rischio genetico e ambientale. I disturbi del neurosviluppo rappresentano, quindi, un insieme complesso di condizioni, alcune a esordio precoce, altre a comparsa più tardiva come in adolescenza, tutte a etiologia multifattoriale la cui evoluzione e prognosi dipende, almeno in parte, dalla possibilità di attivare tempestivamente percorsi diagnostici, terapeutici e riabilitativi. Si tratta di disturbi in costante aumento anche nel nostro Paese sia in termini di prevalenza che di incidenza e che rappresentano un’area di intervento prioritario.
Sebbene studi genetici non abbiano identificato i geni responsabili dei diversi disturbi, gli studi sui familiari sottolineano la presenza di alcuni rischi genetici. Fattori di rischio ambientali, infatti, sono associati a rischi perinatali o esposizioni a sostanze tossiche. La fisiopatologia dei disturbi del neurosviluppo è ancora sconosciuta anche se sono state identificate anomalie nelle strutture cerebrali. Recentemente la letteratura ha evidenziato il concetto di co-occorrenza omotipica: i disturbi del neurosviluppo spesso coesistono tra loro, con forti sovrapposizioni a esempio tra fenotipi motori, autismo e Adhd dimostrando quindi l’esistenza di una base comune sottostante alle diverse condizioni.
L’11 maggio di ogni anno viene celebrata la Giornata nazionale per la promozione del neurosviluppo, che abbiamo voluto come Società italiana di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza-Sinpia al fine di sensibilizzare la comunità sull’importanza di promuovere il neurosviluppo fin dalla nascita, incrementare i fattori protettivi, ridurre l’impatto dei fattori di rischio e intercettare e prendere in carico rapidamente i disturbi quando compaiono, per garantire una buona salute mentale e fisica della futura popolazione adulta.
Il decalogo fin dalle prime fasi di vita. Nell’ambito della promozione del neurosviluppo, come Sinpia abbiamo proposto in un decalogo le principali raccomandazioni per garantire una buona salute mentale e fisica a partire dalle prime fasi della vita:
1) Corrette abitudini di vita prima del concepimento (per esempio no fumo, no alcol, no inquinanti ambientali, riduzione stress, attività fisica)
2) Promozione dell’allattamento al seno
3) Cura e igiene del sonno
4) Promozione di tutte le esperienze sensoriali/multisensoriali (tattili, uditive-musica-visive) e motorie per favorire la curiosità per l’esplorazione dell’ambiente
5) Promozione dello sguardo mutuale tra madre/padre e neonato/lattante
6) Promozione dell’interazione comunicativa tramite gioco (imitazione, attività simbolica, attenzione congiunta)
7) Promozione della lettura in famiglia (Nati per leggere)
8) Creare regole di vita e abitudini sane di relazione (porre limiti costruttivi per esempio)
9) Prevenzione dell’eccesso, ma soprattutto uso consapevole e adeguato all’età dell’uso di strumenti informatici (cellulari, tablet, internet)
10) Promozione delle interazioni sociali e della vita di relazione in tutti i contesti di vita

* Presidente Sinpia


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