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Istat: dalla città metropolitana di Reggio Calabria si sposta per cure quasi un paziente su quattro

di Red. San.

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Dalla città metropolitana di Reggio Calabria si sposta quasi un paziente su quattro per curarsi fuori Regione e da quella di Genova quasi uno su 10. Lo rileva il Focus dell’Istat “Condizioni di salute e offerta sanitaria nelle città metropolitane” sottolineando che sono 1.051 le strutture di ricovero in Italia (pubbliche e private accreditate) con 230.992 posti letto (ordinari e in day hospital) pari a 3,9 per 1.000 abitanti al 1° gennaio 2021. La città metropolitana di Cagliari ha la maggiore dotazione di posti letto per acuti (5 per 1.000 abitanti), quella di Bologna per lungodegenza (0,4 posti letto per 1.000 abitanti) e quella di Torino per riabilitazione (0,7 posti letto per 1.000 abitanti).

Nelle città metropolitane i decessi evitabili, riconducibili a fattori ambientale e all’assenza di un’adeguata e accessibile assistenza sanitaria, nonché a stili di vita più salutari nel 2021, sono circa 20 ogni 10mila abitanti (19,2 a livello Italia) con un incremento del 16,6% rispetto alla media del periodo 2017-2019. “La crescita della mortalità prevenibile - spiega l’Istat - è dovuta in gran parte ai decessi causati da Covid-19, pari a 3,5 nel 2021 e 3,3 nel 2020 ogni 10mila abitanti”.

Gli uomini hanno un livello di mortalità evitabile doppio rispetto alle donne: nel complesso delle città metropolitane nel 2021 i decessi maschili sono 26,8 ogni 10mila (in Italia 25,5) e quelli femminili 14,7 (in Italia 13,4 Italia).
Nel 2021, fra i comuni capoluogo, la mortalità per tumore 0-74 anni raggiunge i valori più alti a Napoli (15,5 decessi ogni 10mila abitanti) e a Catania (15 decessi ogni 10mila), unico comune capoluogo dove la mortalità cresce rispetto al periodo precedente la pandemia (+7,9%).
La mortalità per malattie del sistema circolatorio 0-74 anni, invece, è più alta nei territori metropolitani del Sud, con Messina e Napoli in testa: quasi otto decessi ogni 10mila abitanti (5,2 a livello italiano). Fanno eccezione i territori metropolitani di Cagliari e Bari che presentano livelli di mortalità fra i più contenuti (circa 4 decessi ogni 10mila).
Rispetto al triennio pre-pandemico, nelle città metropolitane, si osserva la progressiva riduzione della mortalità 0-74 anni causata da malattie del sistema circolatorio (-5,2%).
La mortalità 0-74 anni per malattie del sistema respiratorio, nell’insieme delle città metropolitane, infine, è di 1,2 ogni 10mila abitanti (1,1 in Italia). Nella città metropolitana di Napoli e nel suo capoluogo, nel 2021, si riscontrano i valori più elevati, rispettivamente 1,9 e 2,3 decessi ogni 10mila abitanti.


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