Lavoro e professione
Trasparenza e reali costi della responsabilità sanitaria: verso una riduzione della conflittualità nel Ssn
di Franco Marozzi * e Gabriele Chiarini **
24 Esclusivo per Sanità24
La recente ricerca condotta dalla Fondazione Sanità Responsabile Sanire, in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila , ha cercato di valutare il rispetto degli obblighi normativi di trasparenza introdotti dalla Legge Gelli-Bianco (L. 24/2017) e di analizzare l’impatto economico dei risarcimenti sui bilanci delle strutture sanitarie italiane. Lo studio si è concentrato sull’aderenza agli obblighi di pubblicazione dei dati relativi ai sinistri e sulle coperture assicurative adottate dalle strutture sanitarie, oltre che sull’analisi del costo dei risarcimenti erogati nel 2022, e sarà presentato il prossimo 4 dicembre in un evento dedicato, a Roma, nella sede dell’Enpam.
Ciò che emerge è come la scarsa trasparenza sul tema dei sinistri e delle coperture assicurative rappresenti ancora oggi una lacuna significativa del sistema sanitario italiano, nonostante le chiare disposizioni della Legge Gelli-Bianco.
Tre le principali considerazioni emerse dalla survey eseguita: la mancanza di comunicazione pubblica sulle modalità assicurative e sui sinistri, il reale impatto economico dei risarcimenti sui bilanci delle strutture sanitarie, e il numero complessivamente ridotto dei sinistri rispetto alla enorme mole di prestazioni erogate. Questi temi rivelano una scarsa trasparenza da parte di molte strutture sanitarie, con ricadute negative tanto sul monitoraggio quanto sulla percezione della sicurezza delle cure da parte dei cittadini.
Dal punto di vista economico, l’analisi dell’incidenza dei risarcimenti erogati sui bilanci delle strutture sanitarie ha evidenziato percentuali relativamente modeste. In media, i risarcimenti rappresentano una percentuale trascurabile del valore della produzione delle strutture sanitarie. Parliamo dell’1,19% per le Aziende ospedaliere, dello 0,75% per le Aziende ospedaliere universitarie, dello 0,52% per le Aziende socio sanitarie territoriali e dello 0,74% per gli Irccs. Questi dati ci dicono che il sistema sanitario è in grado di assorbire i costi derivanti dai risarcimenti senza compromettere la sostenibilità economica e la qualità delle prestazioni erogate.
Questo risultato è in controtendenza rispetto alla narrazione dei supposti costi insostenibili della responsabilità sanitaria. Tale rappresentazione, spesso amplificata dai media, ha contribuito ad alimentare pratiche di “medicina difensiva”, con costi aggiuntivi per il sistema e senza alcun beneficio per i pazienti. L’indagine mostra invece come il problema del peso economico dei risarcimenti sia sovrastimato, e che l’impatto economico sia ben lontano dal mettere in crisi un sistema già sotto stress per altre ragioni strutturali, quali l’invecchiamento della popolazione e la scarsità di personale sanitario.
Nonostante la relativa irrilevanza economica dei risarcimenti, è evidente la necessità di migliorare la gestione del rischio clinico e la trasparenza. La mancata pubblicazione dei dati sui sinistri e sulle coperture assicurative è una grave omissione che alimenta la conflittualità tra pazienti e personale sanitario. Questa scarsa trasparenza impedisce ai cittadini di avere una visione chiara della situazione e ostacola anche la possibilità di una gestione preventiva e più efficace del rischio clinico.
Il lavoro della Fondazione Sanire rappresenta una base solida per costruire una discussione che possa contribuire a ridurre la conflittualità tra pazienti e operatori sanitari. Solo con una comunicazione veritiera e una gestione trasparente delle responsabilità possiamo evitare di minare la fiducia nel sistema sanitario, che è e deve rimanere un obiettivo primario per tutti noi.
Il senso di assedio percepito dai medici, in gran parte alimentato da accuse pretestuose e dalla paura del possibile errore, può essere ridimensionato solo attraverso un contesto normativo più equilibrato e una gestione dei sinistri orientata alla giustizia riparativa, come previsto dalla riforma Cartabia. Risarcire i danni derivanti da eventi avversi prevedibili ed evitabili non è uno spreco di risorse pubbliche, ma un diritto che va garantito ai pazienti, in conformità al principio solidaristico di cui all’articolo 2 della nostra Costituzione.
In definitiva, il messaggio è questo: la riduzione della conflittualità e della medicina difensiva passa attraverso un sistema più trasparente, una comunicazione più veritiera e una gestione del rischio clinico più efficace. Solo così si può garantire la qualità delle cure e la sostenibilità del nostro Servizio Sanitario Nazionale.
* Vice presidente Società italiana Medicina legale e delle assicurazioni (Simla)
Presidente Comitato scientifico Fondazione Sanire
** Presidente della Fondazione Sanire
© RIPRODUZIONE RISERVATA