Lavoro e professione
Mesotelioma, in Italia meno casi ma restiamo “maglia nera” in Europa
di Davide Madeddu
24 Esclusivo per Sanità24
Cala dal 2013 a oggi il numero dei casi ma Italia resta maglia nera in Europa per decessi da mesotelioma. Nel 2021 l’Italia ha registrato il numero più alto di decessi, 518, seguito da Germania con 400 e Francia con 329. Complessivamente nello stesso anno nell’intero territorio dell’Unione europea sono stati registrati 2.380 decessi per mesotelioma. Il dato emerge dalle statistiche sperimentali di Eurostat di cui fanno parte le statistiche europee sulle malattie professionali (Eods). Si tratta di strumenti che “utilizzano nuove fonti di dati e metodi per rispondere meglio alle esigenze degli utenti”. A leggere i dati emerge, comunque, un elemento positivo: ossia, il numero dei casi continua a calare. Nel 2013 i decessi erano 3.341 oggi se ne contano 961 in meno. Nel panorama europeo preso in considerazione dal rapporto, i numeri più bassi in assoluto si registrano a Cipro e in Estonia con 2 ciascuno, seguiti da Malta e Lussemburgo, con 3 ciascuno.
Il mesotelioma è principalmente considerato un cancro professionale (cancro causato dall’esposizione a fattori cancerogeni nell’ambiente di lavoro, generalmente a causa di un’esposizione a lungo termine). “Con 13 530 casi tra il 2013 e il 2021 - si legge nel rapporto - il mesotelioma è stato il secondo tipo più comune di cancro professionale dopo il cancro del polmone (13 944)”.
Non solo: nel 2021 sono stati riconosciuti 1 409 nuovi casi di mesotelioma, pari al 43 % del totale dei tumori professionali. “Ciò rappresenta un aumento di 135 casi rispetto al 2020 (1 274 nuovi casi riconosciuti) - prosegue ancora il documento -. Tuttavia, l’incidenza è diminuita di 214 casi rispetto al 2013 (1 623 nuovi casi riconosciuti)”. Per lo studio la fluttuazione del numero di casi riconosciuti “potrebbe essere parzialmente attribuibile alla pandemia di Covid-19, che ha avuto ripercussioni sui servizi pubblici generali e sui sistemi sanitari responsabili del riconoscimento delle malattie professionali nel 2020 e nel 2021”.
“In termini relativi, il mesotelioma - si legge ancora- ha rappresentato circa il 40% dei tumori professionali totali dal 2013 al 2021”.
Quanto al caso italiano, secondo il rapporto “Istisan 24/18 Impatto dell’amiantosulla mortalità. Italia, 2010-2020” dell’Istituto superiore di
sanità (Iss) tra il 2010 e il 2020 ogni anno sono decedute per mesotelioma in media 1.545 persone, 1.116 uomini e 429 donne. Dei decessi osservati in media ogni anno, 25, (l’1,7%) avevano un’età uguale o inferiore ai 50 anni. Il rapporto registra una diminuzione del numero dei decessi per mesotelioma tra gli under 50 negli ultimi anni.
Davide Madeddu
© RIPRODUZIONE RISERVATA