Lavoro e professione
Sanità privata: 20mila in piazza per il rinnovo del contratto. Aiop, il ministero apra subito un tavolo
24 Esclusivo per Sanità24
“Oggi è stata una straordinaria giornata di partecipazione da parte delle lavoratrici, dei lavoratori e dei professionisti della sanità privata e delle RSA Aris Aiop. Circa 20mila manifestanti si sono radunati nelle piazze di tutta Italia per chiedere dignità e giusto riconoscimento contrattuale”. Lo dichiarano, in una nota, le segreterie di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. “Nonostante le precettazioni imposte dai datori di lavoro - aggiungono - che includono anche servizi non essenziali e che saranno prontamente contestate alla Commissione di Garanzia, abbiamo registrato una partecipazione dell’80% del personale”. Per i sindacati si parla di donne e uomini “a cui sono stati calpestati i propri diritti e che chiedono da 12 anni un nuovo contratto delle RSA, così come il rinnovo del Ccnl di Sanità Privata, scaduto nel 2018”. proseguono i sindacati.
I presidi si sono tenuti in molte città italiane, da nord a sud del paese, coinvolgendo lavoratrici e lavoratori che operano in strutture dove si applicano i contratti Aiop e Aris per la sanità privata e le RSA. “Questi lavoratori attendono da anni il rinnovo del contratto, mentre le associazioni datoriali continuano a legare ogni trattativa alla copertura dei costi contrattuali tramite finanziamento pubblico, una posizione per noi inaccettabile e che testimonia una totale assenza di responsabilità sociale nei confronti degli operatori”, ribadiscono le organizzazioni sindacali.
A margine del presidio di Roma, una delegazione sindacale è stata ricevuta dal Capo segreteria del ministro della Salute: “Abbiamo ricevuto rassicurazioni sul fatto che a breve verranno convocate tutte le parti per un tavolo tecnico di confronto tra sindacati, Conferenza delle Regioni, le parti datoriali e il ministero della Salute. Questo è un primo segnale di apertura, ma non basta”, sottolineano.La mobilitazione, infatti, non si ferma: “Continueremo a lottare fino a quando non sarà riconosciuto il giusto trattamento contrattuale e salariale a tutti i professionisti che, come quelli del pubblico, garantiscono quotidianamente il diritto costituzionale alla salute. Il valore del lavoro deve tornare al centro della discussione. Non ci fermeremo fino a quando non vedremo riconosciuta la professionalità di chi lavora nelle strutture accreditate e convenzionate, garantendo pari diritti e retribuzioni”, concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.
“Fin dal mio insediamento nella nuova presidenza nazionale, ho posto la priorità del rinnovo dei Ccnl nell’agenda dell’azione associativa - replica Gabriele Pelissero, presidente nazionale di Aiop , convocando le organizzazioni sindacali e ponendo la questione al ministero della salute, precisando che la sottoscrizione di tale rinnovo è subordinata alla relativa copertura finanziaria da parte del Governo”.
“Le risorse per la copertura - spiega Pelissero -, infatti, non possono essere rinvenute nelle attuali disponibilità delle aziende associate a causa dell’incongruità delle tariffe esistenti, ferme all’anno 2012 (e in alcuni casi anche precedenti), e a causa del vincolo di spesa che limita fortemente la possibilità degli erogatori di aumentare il volume delle prestazioni pur in presenza di una crescente domanda a cui si è aggiunto negli anni il costo incrementale dell’inflazione e della crisi energetica. Abbiamo quindi chiesto al ministro della Salute di aprire al più presto un tavolo di confronto con le parti sociali dedicato al rinnovo del CCNL del Comparto sanità, per determinare la copertura finanziaria di Governo e Regioni e - tema non meno importante - i meccanismi normativi che consentano di trasferire realmente tali risorse alle singole strutture ospedaliere”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA