In parlamento

Dl omnibus agli sgoccioli: Ciriani, aggressioni ai medici con flagranza differita tra gli emendamenti allo studio del Governo

di Radiocor Plus

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24 Esclusivo per Sanità24

Sul Dl omnibus «il Governo probabilmente presenterà alcuni emendamenti, molto pochi: il viceministro Leo ha già annunciato che stiamo studiando di anticipare il ’bonus Befana’ e poi le pene per gli assalti ai medici», il cosiddetto “arresto in flagranza differita’. Lo ha riferito il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, a margine dell’ufficio di presidenza delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato che stanno esaminando il provvedimento. Sul tema della tutela del personale sanitario, «il Governo - ha aggiunto il Ministro - sta studiando delle norme, vediamo se è possibile inserirlo in questo decreto. Ci confronteremmo volentieri anche con la maggioranza e con le opposizioni; crediamo - ha aggiunto Ciriani - che sia una materia urgente e trasversale, ho letto degli emendamenti di tanti gruppi».
No comment del Ministro Ciriani, al momento, su alcune proposte presentate da parlamentari come l’emendamento a firma della maggioranza per rendere più ’appetibile’ il concordato preventivo biennale, intervenendo sulla regolarizzazione del periodo pregresso, e quelli che propongono uno slittamento dell’avvio della patente a crediti nell’edilizia.
Sul decreto omnibus, varato dal Governo a inizio agosto, pende la tagliola dei tempi. Maggioranza e opposizione hanno presentato in Senato oltre 700 emendamenti e il Governo chiede un drastico taglio del numero, passando a “poche decine” altrimenti sarà costretto a dare parere contrario su tutte le proposte di modifica. Il messaggio è stato portato nell’Ufficio di presidenza delle commissioni Bilancio e Finanze di Palazzo Madama dal ministro Ciriani. Il decreto legge deve andare in Aula al più tardi giovedì 26 per essere approvato con una probabile richiesta di fiducia ed essere trasmesso la sera stessa alla Camera per la conversione in legge entro l’8 ottobre. «Ho chiesto - riferisce Ciriani al termine della riunione - una riduzione in modo significativo degli emendamenti perché altrimenti è impossibile poterli esaminare e dare un giudizio”: passando quindi da più di 700 proposte a “poche decine”, una sorta di ’super super segnalati’ secondo il termine coniato a margine dei lavori. Ciriani rileva che “tutti in Commissione sanno benissimo dei tempi di cui Mef e Ministeri hanno necessità per dare i pareri. Ora attendiamo di capire se c’è questa disponibilità, la maggioranza sicuramente si auto-limiterà, vediamo le opposizioni domani mattina. La nostra è una proposta collaborativa, non per sopprimere il dibattito, tutti sanno che questo decreto è nato ad agosto, si può fare comunque un buon lavoro se c’è la disponibilità». Se l’opposizione dovesse mantenere tutte le proposte? «Su 500 emendamenti la risposta può essere soltanto il ’no’ collettivo» risponde il Ministro. «Ma io spero che sia una opzione che non dobbiamo prendere in considerazione, perché alla fine, con un po’ di buona volontà da parte di tutti, si può fare comunque un buon lavoro su alcuni emendamenti».


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