Liste d’attesa/ Sir: legge pubblicata in Gazzetta, un primo passo avanti importante

“La Società italiana di reumatologia esprime una soddisfazione generale per il contenuto e le misure introdotte dal Governo di contrasto al fenomeno delle liste d’attesa”. Lo afferma il presidente, Gian Domenico Sebastiani, direttore della UOC di Reumatologia presso l’Azienda Ospedaliera San Camillo di Roma, in occasione della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del decreto. “Il problema delle liste d’attesa - aggiunge - è una questione critica che affligge numerosi ambiti della sanità pubblica, e l’area terapeutica della reumatologia non fa eccezione, a causa della natura progressiva e spesso invalidante della malattie reumatiche”.

“Durante il mio intervento in Senato - continua - ho avuto la possibilità di far presente le priorità e le proposte della Società italiana di reumatologia con riferimento alle liste d’attesa. È stata per me l’occasione per presentare il documento, elaborato dalla Sir, riguardante la riorganizzazione della rete reumatologica territoriale che si pone l’obiettivo di delineare una ottimale gestione dei pazienti, facilitando i percorsi di collaborazione tra i vari livelli di rete Hub&Spoke. La Sir ribadisce l’importanza di adottare un modello di assistenza integrata che coinvolga medici di medicina generale, specialisti e strutture sanitarie territoriali in un sistema di rete, unico modello in grado di garantire una gestione più efficiente delle patologie reumatologiche, migliorando l’appropriatezza delle richieste di prestazioni e ottimizzando l’uso delle risorse disponibili”.

Ma non solo: “Il problema delle liste di attesa è strettamente connesso alla mancanza di specialisti reumatologi sul territorio. In molte regioni, nelle strutture pubbliche, siano esse territoriali od ospedaliere, non è prevista la figura del reumatologo e ciò comporta non poche conseguenze dannose per i pazienti, come il ritardo diagnostico e l’incremento dei costi dovute all’aggravarsi delle patologie”.

“Il nostro auspicio – conclude il presidente Sebastiani – è che le istituzioni lavorino affinché sia riconosciuto il giusto grado di importanza a questa figura professionale, promuovendo politiche mirate all’incremento del numero di reumatologi disponibili sul territorio. Solo così sarà possibile ridurre significativamente i tempi di attesa, garantire una diagnosi precoce e, di conseguenza, migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da malattie reumatiche”.

Sebastiani, infine, esprime un ringraziament “al presidente Zaffini, il relatore Zullo e l’intera Commissione Affari sociali del Senato per aver dato la possibilità alla SIR di intervenire durante il ciclo di audizioni ed essere così coinvolti nel dibattito parlamentare, dal quale è scaturito un proficuo confronto”.