In parlamento

Obbligo vaccini, il Senato conclude l’esame degli emendamenti. Verso il primo via libera

di Barbara Gobbi

Con un “allungo” nella seconda metà della giornata e dopo due settimane di esame a singhiozzo, l’Aula del Senato ha concluso il voto sugli emendamenti alla legge di conversione (AS 2856, relatrice Patrizia Manassero, Pd) del decreto legge 73 che istituisce l’obbligo vaccinale a scuola, per bambini e ragazzi tra zero e 16 anni. Dichiarazioni di voto e voto finale sono rinviati a domani mattina, a partire dalle 9. Con il via libera il testo sarà trasmesso alla Camera, in vista di un’approvazione che si preannuncia rapida, vista anche la deadline al 6 agosto del Dl.

Meno obblighi e meno sanzioni. L’impianto del provvedimento risulta in parte snellito, rispetto alla versione originaria, sul fronte degli obblighi. Ed è decisamente sfoltito dal lato delle sanzioni per gli inadempienti: il testo mantiene l’obbligo per bambini e ragazzi da zero a 16 anni - inclusi i minori stranieri non accompagnati - a partire da asili nido e materne. E per questi istituti, il rispetto dell’obbligatorietà costituisce requisito d’accesso (non è “passato” l’emendamento all’articolo 3, discusso oggi, che mirava ad abrogare questa disposizione). La mancata vaccinazione non preclude invece l’iscrizione alle scuole dell’obbligo: per le famiglie inadempienti si prevedono ora multe massime fino a 500 euro (a partire da 100 e modulate sulla base della gravità dell’infrazione), mentre è venuto meno ogni riferimento (previsto nel decreto legge del Governo) a segnalazioni delle Asl alle Procure presso i Tribunali per i minori.

Il monitoraggio dell’adesione all’obbligo vede anche uno snellimento delle procedure: a decorrere dall’anno scolastico 2019/2020 saranno le scuole a trasmettere alle Asl entro il 10 marzo l’elenco degli iscritti: entro il 10 giugno le aziende sanitarie segnaleranno loro gli alunni non in regola con il calendario vaccinale e che non siano stati esonerati dall’obbligo. Nei dieci giorni successivi i dirigenti scolastici inviteranno i genitori a depositare, entro il 10 luglio, la documentazione comprovante l’avvenuta vaccinazione ovvero l’esonero, l’omissione o il differimento, oppure la prenotazione formale presso l’Asl. Per agevolare gli adempimenti relativi all’anno scolastico 2017/2018», la prenotazione delle vaccinazioni potrà avvenire, gratuitamente, anche nelle farmacie aperte al pubblico, attraverso il Cup.

Per l’anno scolastico 2017/2018, sempre, la documentazione sulle avvenute vaccinazioni o sugli esoneri andrà presnetata per nidi e materne entro il 10 settembre prossimo; per le scuole dell’obbligo la scadenza è stata spostata al 31 ottobre. Vale anche l’autocertificazione: ma in questo caso la documentazione comprovante l’avvenuta vaccinazione andrà esibita entro il 10 marzo 2018.

Come cambia la mappa dei vaccini obbligatori. Nel complesso, il testo modificato dall’Aula legifera su 14 vaccinazioni: dieci obbligatorie e quattro «ad offerta attiva e gratuita». L’obbligo resta per: anti poliomielitica, anti difterica, anti tetanica, anti epatite B, anti pertosse, anti Haemophilus influenzae tipo b, anti morbillo, anti rosolia, anti-parotite, anti varicella. Le quattro vaccinazioni «ad offerta attiva e gratuita», in base alle specifiche indicazioni del Calendario vaccinale relativo a ciascuna coorte di nascita, sono: anti meningococco B e C, anti pneumococco e anti rotavirus. Spetterà al ministero della Salute, sentito l’Istituto superiore di Sanità, dare indicazioni operative su quest’ultima previsione, entro dieci giorni dalla conversione in legge del decreto e sulla base, anche, della verifica dei dati epidemiologici e delle coperture vaccinali ottenute, realizzata dalla Commissione nazionale per il monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza.
Un emendamento della relatrice Manassero, più volte riformulato per ottenere il placet della commissione Bilancio sulle coperture, ha introdotto la possibilità delle formulazioni monocomponenti o combinate per le profilassi obbligatorie: vi potranno ricorrere bambini e ragazzi che siano già immunizzati naturalmente. La modifica inserisce queste formulazioni nelle procedure centralizzate di acquisto per le vaccinazioni obbligatorie, «nei limiti» però - condizione posta dalla commissione Bilancio - «delle disponibilità del Servizio sanitario nazionale».

L’Anagrafe nazionale vaccini. È istituita presso il ministero della Salute l’Anagrafe nazionale vaccini: registrerà i soggetti vaccinati e quelli da vaccinare, nonché dosi e tempi di somministrazione delle vaccinazioni e gli eventuali effetti indesiderati. Entro tre mesi dall’entrata in vigore della legge il ministero della Salute integrerà poi obiettivi e componenti dell’Unità di crisi permanente istituita nel 2015.

Possibili danni da vaccino. il nuovo articolo 5-bis autorizza 1,4 milioni di euro complessivi (359mila per il 2017 e 1,076 milioni per il 2018) per la “Definizione delle procedure di risotoro dei soggetti danneggiati da trasfusione o da vaccinazioni obbligatorie”. E il ministero della Salute è autorizzato a questo fine ad avvalersi di un contingente di 20 unità di personale in più. Venti “comandi”, come si dice. Mentre la legge nulla dice - per mancanza di copertura - sul potenziamento del personale negli uffici vaccinali delle Asl.


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