In parlamento

Vaccini a scuola, Marazziti (Affari sociali): «Pronti a confermare l’intesa sull’obbligo per 10 profilassi». Via libera dalla Bilancio del Senato

di B.Gob.

«Un buon punto di equilibrio». Tanto che «quando il decreto ci arriverà credo che il lavoro del Senato verrà confermato alla Camera». Così Mario Marazziti, il presidente della Commissione Affari Sociali, che esaminerà il Ddl di conversione del decreto legge 73 sull’obbligo vaccinale a scuola una volta che sarà stato licenziato dal Senato - in aula il provvedimento è atteso dalla prossima settimana - ha definito l’evoluzione del testo (AS 2856 ), centrata sulla riduzione dell’obbligo a 10 profilassi e sulla previsione di altre quattro somministrazioni - meningococco B, meningococco C, pneumococco e rotavirus - «ad offerta attiva e gratuita».Una previsione contenuta nell’emendamento della relatrice all’articolo 1 . L’emendamento 1.1000 testo 2, all’esame della Igiene e Sanità questa sera alle 21 - elenca queste 10 vaccinazioni obbligatorie: a) anti-poliomielitica; b) anti-difterica; c) anti-tetanica; d) anti-epatite B; e) anti-pertosse; f) anti-Haemophilus influenzae tipo b; a) anti-morbillo; b) anti-rosolia; c) anti-parotite; d) anti-varicella.
Il monitoraggio dei dati epidemiologici conseguente all’obbligatorietà è affidato alla commissione per l’aggiornamento dei Lea: su questa base il ministero della Salute, con decreto da adottare dopo tre anni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto e ogni tre anni - sentiti il Consiglio superiore di sanità e la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome e previo parere delle competenti Commissioni parlamentari - può fa venire meno l’obbligo per una o più vaccinazioni. Quanto ai quattro vaccini per cui l’emendamento propone l’offerta attiva e gratuita, l’emendamento prevede che entro 10 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione e, successivamente, con cadenza semestrale, il ministero della Salute, sentito l’Iss, fornisce indicazioni operative per l’attuazione. «Noi abbiamo bisogno che si vaccinino tutti e di più, che possa esserci un’obbligatorietà è importante - ha aggiunto Marazziti - ma che si trovi un accordo su 10 e non su 12 viene incontro ad alcune preoccupazioni. Non possiamo permetterci un’Italia dove la copertura vaccinale scende anche sotto il 90%».

Il via libera della Bilancio. Intanto, dalla Commissione Bilancio è arrivato il parere favorevole sul testo 2 dell’emendamento 1.100. «I problemi sollevati inizialmente in Commissione Bilancio sul testo 2 dell'emendamento 1.100 presentato dalla relatrice in Commissione Sanità Patrizia Manassero (Pd) - sottolinea Magda Zanoni (relatrice V Commissione) - riguardavano la copertura finanziaria per i 4 vaccini consigliati attivamente, ovvero antimeningo B e C, rotavirus e pneumococco. Ma la relazione tecnica inviata dal Mef ha chiarito che la copertura c’è in quanto rientrano tra quelli già previsti nel Piano nazionale di Prevenzione vaccinale e da essi non derivano quindi nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica».


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