Imprese e mercato
Covid/ Farmindustria: con deroghe ai brevetti meno vaccini e più contraffazione
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"I vaccini contro il Covid 19 sono arrivati con tanta celerità grazie anche alla proprietà intellettuale. Senza, infatti, la spinta dei brevetti alla ricerca e alla produzione, oggi non potremmo beneficiare di questi strumenti, fondamentali per superare la crisi pandemica e ritornare a una vita normale". Lo afferma Farmindustria sottolineando "sorpresa e preoccupazione per le dichiarazioni e le iniziative internazionali volte a ridurne o ad annullarne la tutela". Iniziative, secondo Farmindustria "che - di certo - non risolvono il problema di avere subito più vaccini".
Per l'industria del farmaco "la deroga ai brevetti non servirebbe ad aumentare la produzione né a offrire le soluzioni necessarie per vincere la pandemia. Potrebbe avere invece l'effetto opposto: dirottare risorse, materie prime verso siti di produzione meno efficienti. E potrebbe determinare l'aumento della contraffazione a livello globale". La tutela del brevetto "è quindi fondamentale sia per affrontare questa pandemia che ha travolto il mondo intero sia per gestire al meglio i farmaci allo studio".
Ad oggi nel mondo ci sono circa 280 vaccini in sviluppo. Nella Ue, ricorda Farmindustria, "già 4 sono stati approvati e altri sono in fase di approvazione: si tratta dirisultati possibili solo grazie alla proprietà intellettuale".
"Per aumentare la produzione - sottolineano gli industriali . serve ben altro: snellimenti burocratici, eliminazione delle barriere commerciali e dei colli di bottiglia nelle catene di approvvigionamento. O risolvere la questione della scarsità di materie prime e di altri componenti". Dal canto suo i settore investirà tra il 2020 e il 2026 in R&S oltre 1.500 miliardi di dollari a livello globale. Per l'80% in network con altri soggetti secondo il modello di open innovation. "E l'Italia - conclude Farmindustria - può certamente competere per attrarre con ottime possibilità di successo questi investimenti.
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