Europa e mondo
Covid: svolta degli Stati Uniti sui brevetti, la Ue sostiene la richiesta di sospensione
di Ernesto Diffidenti
24 Esclusivo per Sanità24
Svolta degli Stati Uniti sui vaccini contro il Covid-19. L'amministrazione Biden ha annunciato che sosterrà gli sforzi per sospendere i brevetti dei vaccini, al fine di accelerare la fine della pandemia. "L'amministrazione crede fortemente nelle protezioni della proprietà intellettuale -ha spiegato la rappresentante Usa per il commercio, Katherine Tai - , ma per porre fine a questa pandemia sostiene la revoca di queste protezioni per i vaccini contro il Covid-19" .
Per il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, si tratta di un "momento storico nella lotta contro il Covid-19", "un esempio potente della leadership degli Stati Uniti per affrontare le sfide sanitarie globali". Voci discordi, invece, dal mondo dell'industria farmaceutica, che insiste sul fatto che la produzione dei vaccini contro il coronavirus è complessa e non può essere incrementata allentando i brevetti. Per il laboratorio tedesco BioNTech, che produce il vaccino insieme all'americana Pfizer "i brevetti non sono il fattore limitante della produzione e dell'approvvigionamento del nostro vaccino. Non aumenterebbero la produzione mondiale né l'approvvigionamento delle dosi di vaccini nel breve e medio termine".
L'annuncio della posizione Usa è giunto mentre al Wto, l'Organizzazione mondiale del commercio, sono in corso discussioni sull'allentamento delle regole commerciali globali per consentire a più Paesi di produrre più vaccini salva-vita. "Questa è una crisi sanitaria globale e le circostanze straordinarie della pandemia di Covid-19 richiedono misure straordinarie - ha detto ancora la rappresentante Usa -. L'obiettivo dell'amministrazione è quello di fornire il maggior numero di vaccini sicuri ed efficaci a quante più persone il più velocemente possibile".
Ci vorrà in ogni caso del tempo per raggiungere il consenso necessario per revocare i brevetti in base alle regole del Wto. Dal canto suo l'Unione europea ha sostenuto subito la proposta di Biden attraverso la presidente della Commissione Ursula von der Leyen che si è detta disponibile a discutere la proposta degli Stati Uniti. "Dall'Unione europea - ha ricordato - sono state esportate più di 200 milioni di dosi prodotte in Europa, tanti quanti sono i vaccini che l'Ue ha fornito ai propri cittadini". In campo sono scesi anche i singoli Paesi della Ue.
Per il presidente del Consiglio, Mario Draghi "i vaccini sono un bene comune globale. È prioritario aumentare la loro produzione, garantendone la sicurezza, e abbattere gli ostacoli che limitano le campagne vaccinali".
Dal canto suo anche il presidente francese Emmanuel Macron ha detto di essere "completamente a favore della revoca della proprietà intellettuale" sui vaccini. "Dobbiamo evidentemente fare di questo vaccino un bene pubblico mondiale - ha detto - anche se ne breve termine la strada è donare le dosi e produrre in partenariato con i Paesi piu' poveri".
E favorevoli si sono dichiarati anche i ministri degli Esteri e della Sanità italiani. "La svolta di Biden sul libero accesso per tutti ai brevetti sui vaccini è un importante passo in avanti - ha commentato il ministro della Salute, Roberto Speranza -. Anche l'Europa deve fare la sua parte. Questa pandemia ci ha insegnato che si vince solo insieme".
La cancelliera tedesca Angela Merkel , invece, appare scettica sulla proposta di revoca dei brevetti sui vaccini anti Covid. "La protezione della proprietà intellettuale è una fonte di innovazione e deve rimanere tale anche in futuro", ha affermato una portavoce del governo al quotidiano Sueddeutsche Zeitung. "Il fattore limitante nella produzione di vaccini - ha aggiunto - è la capacità di produzione e gli elevati standard di qualità, non i brevetti".
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