Imprese e mercato
Farmaci da banco, 2015 in crescita a 2,6 miliardi
di red.san.
Consumi stabili con 305 milioni di confezioni vendute, ma mercato in crescita del 3,2% con un fatturato che ha toccato i 2,5 miliardi. I farmaci di automedicazione, quelli senza obbligo di ricetta, chiudono in Italia un 2015 con sensibili segnali di ripresa. Lo rivela l'analisi condotta da Federchimica-Ania su dati di Ims Health. Una netta inversione di tendenza, rileva l'analisi, dopo anni caratterizzati da una costante erosione di consumi e di fatturato. «Il 2015 vede finalmente arrestarsi il trend degli ultimi anni – commenta Agnès Regnault, presidente di Federchimica-Assosalute – anche se questa ripresa è dovuta a fattori di carattere stagionale. Questo risultato premia gli sforzi di rinnovamento delle aziende , ma non può distogliere dal bisogno di un maggiore riconoscimento del valore industriale, economico e sociale del settore».
Assosalute sostiene da tempo l'importanza di promuovere una corretta comunicazione ai cittadini sui prodotti di automedicazione e di avere più prodotti da banco, come avviene in Europa. L'andamento del mercato nel 2015, in particolare, viene attribuita alla crescita delle sindromi influenzali e da raffreddamento dell'inverno di inizio 2015, peraltro non seguite in questa stagione. Per quanto riguarda l'andamento delle vendite delle differenti tipologie di prodotti da banco, le confezioni per le quali è consentita la pubblicità (Otc) hanno registrato un giro d'affari da 1,858 miliardi (+3,8%) con una crescita dello 0,2% delle confezioni vendute che hanno raggiunto 229 milioni unità totali. Andamento diverso per i farmaci per i quali la pubblicità è vietata (i Sop): in questo caso le confezioni vendute sono scese dello 0,9% (circa 75 milioni di unità) con u fatturato totale di 646 milioni in crescita dell'1,6%
Dati interessanti rileva lo studio Federchimica-Assosalute anche per quanto riguarda i canali distributivi dei prodotti farmaceutici da banco. La farmacia resta di gran lunga il luogo principe per la vendita dei farmaci da automedicazione, con oltre il 90% del mercato al consumo. Appena il 10% dei fatturati arriva invece dai canali alternativi alle farmacie tradizionali, le parafarmacie e i corner allestiti nella Gd. Da segnalare che sulle vendite totali incidono con ben il 74% dei consumi e oltre il 67% dei fatturati, tre categorie terapeutiche: i farmaci contro le affezioni dell'apparato respiratorio, gli analgesici e i gastrointestinali.
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