Dal governo
Liste d’attesa, il Cdm approva il ’pacchetto’ governance e soldi a personale. Arruolati privati, specializzandi, farmacie, medici famiglia
di Radiocor Plus
24 Esclusivo per Sanità24
Un decreto legge in 7 articoli, di governance, e un disegno di legge che con i suoi 14 articoli punta su incentivi al personale, premialità e sanzioni. È il ’pacchetto liste d’attesa’ licenziato dal Consiglio dei ministri, annunciato da mesi dal ministro della Salute Orazio Schillaci e dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, impegnata a portare a casa il risultato prima delle elezioni europee dell’8-9 giugno. I due provvedimenti, il primo più di carattere regolamentare e il secondo contenente misure di spesa, sono stati revisionati e limati fino all’ultimo in una continua interlocuzione con il Mef sulle risorse disponibili. Per il personale Ssn infatti le ultime bozze circolanti prevedono un aumento della tariffa oraria fino al 20% e l’introduzione di una ’flat tax’ del 15%. In campo anche gli specialisti ambulatoriali interni: 100 milioni a valere sul Fondo sanitario nazionale consentiranno di aumentare a 100 euro la tariffa oraria per attività dedicate a smaltire le attese, mentre gli specializzandi potranno assumere fino a 10 ore alla settimana (dalle 8 attuali) di incarichi libero professionali. Per arginare il fenomeno dei ’gettonisti’, poi, le aziende possono assumere personale con contratti di lavoro autonomo. Quanto ai privati accreditati, a cui già l’ultima legge di bilancio ha innalzato il tetto di spesa per prestazioni mirate ad assorbire le liste, è previsto un ulteriore allentamento dell’1%. Condizione per mantenere l’accreditamento con il Ssn sarà la piena integrazione delle agende di prenotazione, da parte dei privati convenzionati, con i Cup unici che ogni regione dovrà istituire e che offriranno prestazioni anche di sabato e domenica.
Scattano le quote premiali per le Regioni che rispettano gli obiettivi di riduzione delle liste, mentre i direttori generali di Asl e ospedali riceveranno incrementi o al contrario decurtazioni del 10% della retribuzione di risultato sulla base del raggiungimento o meno degli obiettivi. Infine, anche in farmacia si potranno svolgere alcune prestazioni come analisi del sangue e tamponi mentre andrà attivata la diagnostica di primo livello negli studi dei medici di famiglia.
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