Dal governo
Cipess, primo riparto del Fsn con il correttivo della deprivazione
di Radicor Plus
24 Esclusivo per Sanità24
Il Cipess ha approvato il riparto tra le Regioni e le Province autonome delle disponibilità finanziarie per il Servizio sanitario nazionale nel 2023, per un totale di 128.005,20 milioni (al netto dei 864 milioni da destinare al Fondo per il concorso al rimborso alle Regioni delle spese sostenute per l'acquisto di farmaci innovativi). È il primo riparto - sottolineano dal Cipess - effettuato in applicazione dei nuovi criteri definiti con il Dm 30 dicembre 2022, in attuazione del decreto legislativo n. 68 2011. A spiegare il nuovo parametro, il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato intervenuto nella conferenza stampa post riunione con il sottosegretario con delega al Cipess Alessandro Morelli. «Sono 220 i milioni che nel 2023 saranno spostati da Nord a Sud. Saranno suddivisi tra 8 regioni: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia, Calabria e Sardegna - ha detto Gemmato -. Un risultato importante: per la prima volta, i soldi del Fondo sanitario nazionale saranno suddivisi non solo in base al numero degli abitanti delle singole Regioni, ma anche in base al cosiddetto coefficiente di deprivazione, che tiene conto di vari parametri e ciò avvantaggerà le Regioni del Sud. Saranno dunque assicurati 220 milioni in più al Sud, a "discapito" del Nord».
Morelli ha sottolineato come dopo anni di approvazione "posticipata" della delibera di riparto del Fsn, il via libera all'assegnazione delle risorse 2023 entro l'anno dà «subito la disponibilità finanziaria alle Regioni».
Secondo i nuovi criteri il 98,5% delle risorse disponibili vengono ripartite sulla base della popolazione residente e della frequenza dei consumi sanitari per età; lo 0,75% in base al tasso di mortalità della popolazione con età inferiore a 75 anni; lo 0,75% in base al dato complessivo risultante dagli indicatori utilizzati per definire particolari situazioni territoriali che impattano sui bisogni sanitari. Come l'incidenza della povertà relativa individuale, livello di bassa scolarizzazione, tasso di disoccupazione della popolazione. Inoltre, c'è l'ok Cipess sulle risorse vincolate per la realizzazione degli obiettivi di Piano sanitario nazionale per il 2023, pari a 1,5 mld. Ripartito e assegnato infine, limitatamente all'annualità 2023 come da proposta del ministro della Salute, alle Regioni a statuto ordinario e alla Regione Siciliana, l'importo di 25 milioni di euro destinato al finanziamento degli interventi previsti dal "Piano nazionale malattie rare 2023-2026" e dal documento per il "Riordino della rete nazionale delle malattie rare".
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