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Covid/ Iss: rischio di malattia grave sette volte più alto nei non vaccinati over 12
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CIl rischio di malattia Covid grave aumenta all'aumentare dell'età, ad esclusione della fascia 0-4 anni. Il rischio di malattia grave per la popolazione sopra i12 anni e senza una diagnosi pregressa di infezione da SarsCoV2 è circa sette volte più alto nei non vaccinati rispetto ai vaccinati. Lo rileva l'Istituto superiore di sanità nel Report sul rischio di infezione e malattia grave stratificato. A parità di fascia di età e di condizione di pregressa infezione, in tutte le classi di età maggiori di 12 anni, sottolinea l'Iss, "si osserva una tendenza alla riduzione del rischio di malattia grave associato alla vaccinazione".
Considerato che ad una larga parte della popolazione italiana è stata diagnosticata almeno una volta l'infezione da SarsCov2 e della difficoltà, in questa situazione, di stimare correttamente l'impatto della sola vaccinazione disgiunto dall'immunità conferita dall'infezione pregressa, spiega l'Iss sul proprio sito, "da questa settimana la stima dell'efficacia vaccinale che normalmente veniva data con il report esteso viene sostituita da una stima del rischio assoluto di infezione da SarsCov2 e di malattia grave che tiene conto non solo dello stato vaccinale ma anche dell'infezione pregressa". Tale stima verrà aggiornata mensilmente.
Il rischio di infezione e di malattia grave, spiega l'Iss, è influenzato sia dallo stato vaccinale che da infezioni pregresse. Il rischio assoluto di infezione e di malattia grave è maggiore nelle persone non vaccinate e che non hanno mai avuto una pregressa diagnosi. In generale si osserva che le persone con immunità ibrida (ovvero con infezione pregressa e vaccinazione) sono a minor rischio di infezione da SarsCoV2 e di incorrere in una forma grave di Covid e che a parità di fascia di età e di condizione di pregressa infezione, in tutte le classi di età maggiori di 12 anni si osserva una tendenza alla riduzione del rischio di malattia grave associato alla vaccinazione.
Secondo il Report, al 14/11/2022 la percentuale di popolazione con ultima dose da meno di sei mesi sulla popolazione suscettibile è pari all'8,7% e quasi esclusivamente rappresentata da persone con età maggiore di 60 anni. Il 50% dei vaccinati ha ricevuto l'ultima dose da almeno 310 giorni. Sempre al 14/11/2022, la percentuale di popolazione senza una pregressa diagnosi è pari al 64% della popolazione suscettibile, mentre il 50% della popolazione suscettibile ha avuto una diagnosi di infezione da SarsCoV2 da almeno 284 giorni. Il rischio di malattia grave nel periodo considerato non supera mai i 10 casi per 100.000 per la popolazione vaccinata e tale rischio per la popolazione over12 e senza una diagnosi pregressa di infezione è approssimativamente sette volte più alto nei non vaccinati rispetto ai vaccinati.
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