Dal governo

Sanità territoriale, Costa: «Approvazione mozione nel solco della riforma del Ssn»

S
24 Esclusivo per Sanità24

«Abbiamo davanti una occasione imperdibile: ridisegnare il nostro Servizio sanitario nazionale, anche grazie alle risorse del Pnrr. I pilastri di questa rivoluzione saranno innovazione, uguaglianza e soprattutto prossimità. Ed è per questo motivo che accolgo con favore l’approvazione della mozione sulla sanità territoriale da parte del Parlamento. È essenziale tornare a investire sulla medicina di prossimità per garantire al paziente continuità delle cure e assistenza domiciliare. Dobbiamo invertire la rotta secondo cui l’ospedale è l’unico centro nevralgico delle cure. Per fare ciò è necessario creare una rete che valorizzi le realtà e le professionalità del territorio secondo un principio cardine: portare i servizi vicino ai cittadini. Questo contribuirà a ridurre i divari geografici e territoriali armonizzando gli standard delle prestazioni sanitarie, garantirà una migliore esperienza di cura per gli assistiti e migliorerà i livelli di efficienza dei sistemi sanitari regionali. L’obiettivo primario è assicurare a chiunque di poter avere equo accesso ai servizi a prescindere da dove risiede. Dobbiamo ripartire dalla consapevolezza che la sanità è un investimento e non un costo». Così il Sottosegretario di Stato alla Salute Andrea Costa, a margine dell’approvazione della mozione di maggioranza sulla riorganizzazione della sanità territoriale, in rappresentanza del Governo. «La mozione - precisa Costa - darà impulso alle iniziative già previste all’interno del Dm 71. Tra i principali impegni assunti: revisione della formazione dell’operatore socio sanitario, valorizzazione economica del personale sanitario; iniziative per ovviare alla mancanza di personale medico; valorizzazione del ruolo del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta; riorganizzazione e potenziamento della rete territoriale di assistenza e presa in carico del paziente anzitutto cronico, potenziando anche i servizi di psicologia; iniziative per facilitare ed estendere l’assistenza e la terapia domiciliare per i pazienti cronici e i malati rari; previsione di un presidio sanitario all’interno delle scuole; rinnovamento della struttura tecnologica e digitale del Ssn a livello statale e Regionale; coinvolgimento attivo del terzo settore; potenziamento degli standard organizzativi, strutturali e tecnologici delle Rsa».


© RIPRODUZIONE RISERVATA