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Covid/ Speranza: scaricati 194 milioni di green pass, privacy rispettata sull'obbligo di vaccino agli over 50
di Ernesto Diffidenti
24 Esclusivo per Sanità24
"Il ministero fornirà un elenco di over 50 inadempienti rispetto all'obbligo di vaccinazione contro il Covid estratto dall'anagrafe vaccinale e ciò escluderà dai controlli e dalle sanzioni comminate dall'Agenzia delle entrate i cittadini che hanno adempiuto all'obbligo". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso del question time alla Camera sottolineando che "le norme sulla privacy sono state rispettate".
"Ai cittadini over 50 senza vaccino - ha spiegato ancora Speranza - verrà inviata una comunicazione che attiverà il contraddittorio: ricevuta la missiva, le persone coinvolte potranno spiegare all'Asl di riferimento i motivi per i quali il vaccino non è stato somministrato oppure è stato ritardato".
La violazione dell'obbligo vaccinale è sottoposta a sanzione pecuniaria per un valore variabile compreso tra 100 e 1.500 euro che raddoppiano in caso di reiterata violazione. "L'Agenzia delle Entrate alla quale è stata affidata la riscossione - ha precisato Speranza - tratterà esclusivamente i dati indispensabili all'espletamento dei compiti assegnati avviati dal ministero della Salute e con l'esclusione di ogni diritto di accesso".
Ancora una volta, il ministro ha sottolineato l'importanza della vaccinazione che ha ridotto il pressing sugli ospedali nonostante l'impennata dei casi e il ruolo del green pass definito "cruciale" in questa fase della pandemia (ne sono stati scaricati 194 milioni fino ad oggi) e sul quale "il Governo continuerà a puntare". "Abbiamo dovuto lavorare per costruire una modalità nostra, nazionale, di sospensione del green pass in caso di contafio e di riattivazione- ha detto Speranza - perché all'inizio la modalità europea prevedeva solo la sospensione in caso di falsificazione. Dopo alcune sollecitazioni, anche di natura parlamentare, con l'ultimo Dpcm del 17 dicembre abbiamo introdotto un meccanismo che a regime porterà a un doppio automatismo: di sospensione della validità del Green pass di fronte ad un caso di positività e al tempo stesso però uno stop di questa sospensione e riattivazione del certificato in caso di tampone negativo dopo la positività. E' una procedura in corso,e dobbiamo lavorare perché i problemi che ancora ci sono stati possano essere risolti nel più breve tempo possibile".
Salute mentale: inedito investimento di 38 milioni nella legge di Bilancio
Nel corso del question time il ministro ha toccato anche altri temi, tra cui la salute mentale. "E' un tema cruciale - ha sottolineato - e in questo particolare momento storico e nella legge di Bilancio c'è stato un inedito investimento di 38 milioni di euro: 20 milioni per il disagio psicologico di bambini e adolescenti che si trasformeranno in assunzioni di persone che si faranno carico dei problemi dei più piccoli, 10 milioni per l'accesso a servizi psicologici delle fasce più deboli in modo particolare i pazienti oncologici e 8 milioni per il potenziamento dei servizi territoriali e ospedalieri di neuropsichiatria infantile e adolescenziale".
Speranza ha quindi rivolto l'invito a rafforzare a tutti i livelli "la capacità di assistenza del nostro Paese su questo tema e sono per farlo dentro una grande alleanza in cui il Governo deve fare la propria parte, e io credo che l'abbia fatta con i numeri che ho provato qui a riportare, il Parlamento può e deve fare la propria parte su questo ambito, e benvenuta ogni iniziativa che io sosterrò con ogni energia".
Insomma, secondo le indicazioni dell'Oms, la salute mentale è rilevante tanto quanto quella fisica. " Per questo motivo - ha annunciato il ministro - ho candidato l'Italia ad ospitare nell'autunno prossimo il Summit mondiale sulla salute mentale dopo l'ultimo summit di Parigi nel 2021".
Cronicità: 800mila pazienti in più curati a domicilio entro il 2026
Spazio anche alla cronicità nell'intervento alla Camera del ministro della Salute. "Per rispondere in maniera più adeguata ai bisogni assistenziali e di vita dei pazienti over 65 con patologie croniche - ha detto Speranza - si prevede un incremento di assistiti presi in carico in assistenza domiciliare entro il 30 giugno 2026 pari a circa 800mila persone. Questo concorrerà ad ampliare il numero di soggetti cronici ad oggi assistiti al proprio domicilio, che saranno in totale circa un milione e mezzo, pari al 10% della popolazione over 65. Puntiamo a diventare il primo Paese d'Europa per assistenza domiciliare sopra i 65 anni. Oggi i modelli migliori sono quelli di Germania e Svezia, con circa il 9%".
Una nuova prospettiva oggi è sicuramente rappresentata dal Pnrr, "che riconosce l'adeguatezza e l'efficacia di un approccio terapeutico che preveda la massima integrazione nel contesto socio-culturale e familiare per i pazienti affetti da patologie croniche e prevede un ingente stanziamento di risorse per potenziare proprio l'assistenza territoriale, in termini sia di assistenza domiciliare, sia di realizzazione delle Case di comunità". Il Piano nazionale della cronicità e il Pnrr presentano, dunque, "misure integrate non focalizzate su una singola patologia cronica, in quanto la maggior parte della popolazione 'over 65' presenta stati di comorbilità e multipatologie, ma è indubbio che anche i pazienti insufficienza renale cronica", oggetto dell'interrogazione parlamentare, "potranno beneficiare del nuovo modello assistenziale".
Tumori: 350mila diagnosi all'anno, 1 mld per recuperare visite e interventi
In risposta all'interrogazione sulle iniziative in relazione al Piano europeo di lotta contro il cancro, Speranza ha ricordato che "nel 2020 sono stati 2,7 milioni i casi diagnosticati di cancro a livello europeo e circa 350.000 vengono invece diagnosticati annualmente nel nostro paese, e l'Italia sostiene con grandissima convinzione il piano europeo contro il cancro e sta lavorando incessantemente attorno alle 10 iniziative faro che questo piano dispone".
In questa direzione il ministro ha ricordato che"abbiamo dato alle Regioni mezzo miliardo con la legge di Bilancio per recuperare gli interventi, le visite e gli screening sospesi e rinviati a causa della pandemia" mentre altri 500 milioni erano stati stanziati già nel decreto agosto dello scorso anno".
"Lo screening e la prevenzione sono sicuramente la leva essenziale e la stessa ricerca è in qualche modo l'arma più potente a nostra disposizione per provare a lottare contro il cancro". Speranza ha sottolineato il contributo molto importante delle terapie basate su cellule Car T. "Solo in Italia al 15 di novembre dell'anno scorso sono stati 300 gli interventi o ancora si pensi alla legge di bilancio del 2021 è istituito un fondo di 20 milioni di euro per il rimborso dei test genomici per il carcinoma mammario ormone responsivo in stadio precoce e con DM 18 maggio 2021 sono state stabilite le modalità di accesso e i requisiti perché queste risorse vengono effettivamente utilizzate".
"Dobbiamo insistere insistere e insistere - ha concluso - perché gli investimenti sulla ricerca siano effettivamente centrali nelle nostre politiche e l'opinione del Governo italiano è che il piano strategico europeo contro il cancro vada nella direzione giusta e debba necessariamente essere totalmente implementato anche nel nostro paese".
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