Dal governo
Speranza chiede parere al Css su interruzione di gravidanza farmacologica
24 Esclusivo per Sanità24
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha formalmente richiesto un parere al Consiglio Superiore di Sanità, "alla luce delle più recenti evidenze scientifiche, in merito alla interruzione volontaria di gravidanza con il metodo farmacologico". L'ultimo parere in materia era stato espresso dal CSS nel 2010 ribadendo che "i rischi connessi all'interruzione farmacologica della gravidanza si possono considerare equivalenti all'interruzione chirurgica solo se l'interruzione di gravidanza avviene in ambito ospedaliero".
Nei giorni scorsi la Regione Umbria ha vietato l'aborto farmacologico in day hospital."La scelta di aderire alla legge nazionale in merito all'interruzione di gravidanza volontaria - spiega la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei - non va nella direzione ideologica o conservatrice, ma è spinta da un intento di tutela della salute della donna.Non si vuole rendere più difficile e ad ostacoli la pratica in questione - ha aggiunto - ma la si vuole invece rendere più sicura, nel rispetto e nella tutela dei diritti acquisiti e delle scelte personali, che non sono in discussione".
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