Dal governo
Carceri, al via il Piano per la prevenzione dei suicidi minorili
Arriva in conferenza Stato-Regioni il “Piano nazionale per la prevenzione del rischio autolesivo e suicidiario nel servizi residenziali minorili del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità”. Un documento che affronta e gestisce «l’impatto psicologico dell’arresto e della carcerazione, la paura dell’abbandono e della riprovazione da parte dei familiari e del contesto di appartenenza, lo stress quotidiano della vita ristretta». Tutti elementi che inducono i minori, nel traghettamento dalla fase di dipendenza infantile a quella autonoma degli adulti, a una particolare fragilità. Per questo il Piano «accentua l’esigenza, fin dall’ingresso nel minore nel circuito penale, di un supporto multidisciplinare e interistituzionale al fine di mettere in atto comportamente autolesivi o chiaramente auto-soppressivi».
Per dare sistemicità agli interventi di sostegno il piano prevede tre livelli organizzativi: centrale con un tavolo di consultazione che fornisce e aggiorna gli indirizzi generali; regionale costituito dall’Osservatorio permanente sulla sanità penitenziaria che predispone i modelli operativi; locale costituito dalle Direzioni degli istituti penitenziari minorili, dei centri di prima accoglienza e delle comunità pubbliche dell’amministrazione della giustizia, nonché dalle direzioni delle Asl cui spetta monitorare e implementare il “Piano locale di prevenzione”.
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