Dal governo
Nasce “Idea” la rete degli Irccs pediatrici. Primo obiettivo: l’autismo
di B.Gob.
Con circa 500mila euro che vanno a finanziare il primo progetto, mirato a un database comune sull’autismo, prende corpo la Rete Idea, Rete italiana salute dell’età evolutiva, che associa i tre Irccs pediatrici Gianna Gaslini di Genova, Burlo Garofolo di Trieste e Bambino Gesù di Roma ad altrettante strutture a vocazione non unicamente pediatrica ma che di ricerca pediatrica si occupano: l’Irccs Eugenio Medea di Lecco, l’Irccs di Troina (Enna) e lo Stella Maris di Pisa. L’iniziativa, promossa nella logica del “fare rete” dal ministero della Salute - Dg Ricerca e Innovazione guidata da Giovanni Leonardi - come le precedenti punta a promuovere la ricerca scientifica e tecnologica sui temi legati alla salute in età evolutiva, a promuovere l’educazione e l’informazione per favorire la qualità della vita del bambino e la sua piena crescita psicofisica.
«La nascita della rete – dichiara Alberto Martini, direttore scientifico del Giannina Gaslini– è di fondamentale importanza per lo sviluppo delle attività di ricerca scientifica sui temi dell’età evolutiva. Gli Irccs condividono infatti obiettivi e metodi, che prevedono la necessità di connettere strettamente ricerca scientifica e applicazioni a livello di cure, integrando nuove tecnologie, attività clinica e ricerca scientifica. La Rete IDEA permetterà di sviluppare azioni comuni sia nel campo scientifico che in quello dell’educazione, sensibilizzazione e comunicazione sul tema della crescita e della salute dei bambini. Alla base del progetto anche attività di formazione e la programmazione di azioni sinergiche efficienti nei campi della ricerca scientifica promossa in sede ministeriale».
La Rete IDEA avvierà anche un percorso di esame, di studio e di comparazione delle politiche sanitarie dirette all’età dello sviluppo e delle modalità organizzative e gestionali dei relativi servizi, così come si configurano nei sistemi sanitari dei maggiori Paesi membri dell’Ue: campo di analisi, questo, innovativo e necessario per lo sviluppo armonico dei sistemi sanitari dedicati ai più piccoli. Per sua natura la Rete si configura come una struttura aperta alle collaborazioni con tutti gli ospedali pediatrici nazionali ed internazionali, e con le altre Reti Irccs dedicate ad altre tematiche. Come spiega Bruno Dallapiccola, direttore scientifico dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù. «L’Obiettivo della Rete è mettere insieme risorse e competenze di quanti si occupano in modo prevalente di ricerca in campo pediatrico, per aumentare il peso dell'Italia nel contesto europeo e favorire il raggiungimento dei risultati per i pazienti. Si tratta insomma di unire le forze per ottenere migliori risultati. Il modello della “rete” si è rivelato in questo senso vincente in molti altri contesti di ricerca sanitaria, dall’oncologia alla neurologia alle malattie rare».
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