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Epatite C: in arrivo note di credito Gilead e Abbvie per oltre 370 mln

di Emiliano Calabrese

È di oltre 370 milioni di euro il valore complessivo delle note di credito che le aziende Gilead (Sovaldi e Harvoni) e Abbvie (Viekirax e Exviera) dovranno emettere a favore delle strutture sanitarie che non hanno saldato nei tempi previsti le fatture circa i trattamenti con i nuovi farmaci ad azione antivirale diretta di seconda generazione (DAAs). Lo ha stabilito l'Aifa con le Determinazioni 1.631 e 1.633 del 27 dicembre scorso ).
La parte decisamente più consistente (354,54 milioni di euro), considerato il raggiungimento del quinto scaglione del meccanismo prezzo/volume, spetta alla ditta Gilead che dovrà inviare entro il 27 gennaio prossimo le relative note di credito. La sola regione Lombardia avrà in dote oltre 70 milioni di euro, segue la Campania (50 milioni), la Puglia (39,5 milioni) e il Lazio (30,5 milioni).

La Abbvie avrà invece 60 giorni dalla data di pubblicazione della determina dell'Aifa per emanare le sue note di credito - anche la ditta di Campoverde Aprilia evidentemente ha optato per questa modalità di rimborso degli sconti nel corso degli accordi negoziali del 6 luglio 2016 – a favore delle aziende delle varie regioni. Come in precedenza sono Lombardia e Campania ad attendere gli importi maggiori, oltre 3 milioni di euro, a seguire tutte le altre tra cui Emilia-Romagna (1,8 milioni), Sicilia (1,8 milioni) e Puglia (1,6 milioni).

Tornando alla ditta Gilead, titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio dei farmaci Sovaldi e Harvoni, vale la pena sottolineare che sono passati oltre sei mesi dalla scadenza del contratto e ancora non si hanno informazioni riguardo i prezzi dei nuovi trattamenti. In questa fase della rinegoziazione – si apprende dalla nota AIFA del 1° luglio 2016 – per le regioni si applica quanto previsto dalla Delibera CIPE 2001 e fino alla conclusione del procedimento, resta operativo l'accordo precedente.
Insomma, ancora non si sa con esattezza quanti trattamenti le regioni potranno ottenere con le note di credito a disposizione. In passato qualche deputato si è lasciato sfuggire il valore presunto (4mila euro) dei trattamenti relativi all'ultimo scaglione. Se questa fosse la base di partenza del nuovo contratto se ne otterrebbero 88.500. Ben 23.867 in più rispetto a tutti i trattamenti effettuati fino ad ora (leggi aggiornamentodati registri Aifa DAAs ).

Il decreto milleproroghe ha rinviato al 31 dicembre 2017 la scadenza per la nuova governance della farmaceutica (si vedail nostro servizio ). Chissà che le regioni non mettano sul piatto anche i farmaci per l'eradicazione dell'epatite C dal momento che tra i punti della loro proposta vi era proprio la revisione della Delibera CIPE 2001 citata dall'Aifa.


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