Dal governo
Niente farmaci (per ora), risk nel testo della Camera, giro di vite più duro per gli acquisti: le novità del mattino nella manovra
di R.Tu.
24 Esclusivo per Sanità24
Anteprima. Niente sui farmaci per ora, ma a giorni un emendamento al Dl finanza pubblica per i ripiani 2013-204. Lea aggiornati obbligatoriamente ogni anno. Rischio professionale inserito nella Stabilità dopo il sì della commissione alla Camera. Giro di vite strettissimo fino alla nullità dei contratti per gli acquisti di beni e servizi. Conferma dei piani di rientro triennali per gli ospedali in rosso ma anche per le asl con ospedali.
A poche ore dal varo della manovra 2016 da parte del Governo, quella illustrata a colpi di slide e di ottimismo dal premier Matteo Renzi, cominciano a intravedersi ulteriori dettagli delle misure in materia sanitaria. E altre con certezza ne avremo quando il testo (e le tabelle) arriveranno al Senato. Testo che peraltro è tuttora in fase di stesura, con tanto di (non facile) relazione. E di tabelle, appunto.
Intanto, la mattina del giorno dopo spuntano conferme e novità. Il Fondo a 111 mld, e si sapeva, con gli 800 mln dentro dedicati (quando si faranno, e le regioni faranno muro…) a Lea e Nomenclatore di ausili e protesi. Una novità: la nuova commissione Lea dovrà obbligatoriamente provvedere ad aggiornarli ogni anno: quelli attuali datano 2001, il Nomenclatore 1999. Ma attenzione: rispettando i saldi. Il che vuol dire che per ogni prestazione che entra un’altra (o altre) ne usciranno per pareggiare i conti.
Atro capitolo scottante: i farmaci. Nella manovra nulla si scrive sulla governance, vale a dire nuovi tetti, pay back e innovativi. Il tavolo non ha concluso i lavori: Governo e Regioni erano spaccati. Ma nel corso dell’iter della manovra non mancheranno novità. Intanto la vecchia questione dei ripaini 2013-2014 per l’ospedaliera bocciati da Tar e Consiglio di Stato, sarà ripresa per i capelli con un emendamento al Dl sulla finanza pubblica all’esame del Senato: una norma disporrà di rifare le procedure del conteggio, con le aziende che daranno i loro dati all’Aifa, da incrociare con quelli di aziende e Regioni. E cambierà la procedura, dunque. Forse anche con una transazione con le imprese. Il disavanzo totale a loro carico sarebbe per i due anni dell’ordine di 1,2 mld.
Altra conferma, ma con una stretta in più. Massimo accentramento attraverso i centri aggregatori della Consip e le centrali uniche regiionali per tutti gli acquisti di beni e servizi sanitari. Col divieto dal 1° gennaio 2016 di agire altrimenti, pena la responsabilità erariale e disciplinare degli ammiistratori. Fino alla nullità dei contratti e in qualche modo allo stop degli acquisti. E alla discrezionalità dei funzionari.
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