Dal governo
Spending review: il governo accelera sugli acquisti
Si è riunito per la prima volta oggi a Roma, presso il ministero dell'Economia e delle Finanze, il Tavolo tecnico dei soggetti aggregatori per l'acquisto di beni e servizi che svolgono funzione di centrali di committenza per le pubbliche amministrazioni. L’iniziativa (prevista nel dl 66/2014,) si colloca nell'ambito delle attività di Spending review e ha l’obiettivo di armonizzare e razionalizzare gli acquisti dei diversi settori pubblici. Alla riunione sono intervenuti il Capo di Gabinetto del Mef, Roberto Garofoli, e il Commissario alla revisione della spesa, Yoram Gutgeld.
Sono 34 i soggetti aggregatori attualmente iscritti al Tavolo, coordinato per il Ministero dell'Economia e delle Finanze dal capo dipartimento degli Affari generali (DAG), Luigi Ferrara. Partecipano anche un rappresentante dell'Autorità nazionale anticorruzione (Anac), della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Conferenza delle Regioni, dell'Anci, dell'Upi.
La spesa per beni e servizi della Pubblica amministrazione, pari a circa 87 miliardi di euro attualmente gestiti da 32.000 stazioni appaltanti, passerà in gran parte per gare indette da 34 soggetti, che effettueranno acquisti per ministeri, regioni, enti regionali, servizio sanitario nazionale, comuni (questi ultimi hanno la facoltà di ricorrere ai soggetti aggregatori, ma possono anche optare per gli acquisti attraverso unioni di comuni o consorzi). I soggetti aggregatori sono stati selezionati dell'Anac attraverso una procedura che si è conclusa con il via libera da parte della Conferenza Unificata il 16 luglio scorso. Fanno parte dell'elenco la Consip spa, una centrale di committenza per ciascuna Regione, nove Città Metropolitane e altri soggetti che svolgono attività di centrale di committenza, qualificati presso l'Anac.
Il Tavolo ha tra i suoi compiti quello di elaborare fabbisogni di acquisto di beni e servizi delle amministrazioni e favorire la pianificazione integrata e coordinata delle iniziative dei soggetti aggregatori, per aumentare la quota di acquisti realizzata in forma aggregata. I benefici si realizzeranno in termini di:
1.Meno gare per le stesse tipologie di acquisto con maggiore standardizzazione delle procedure;
2.meno differenze di prezzo per l'acquisto degli stessi beni e servizi, con conseguenti possibili risparmi senza compromettere la qualità dei servizi.
Entro l'anno il Tavolo dovrà individuare le categorie merceologiche e le soglie di valore al di sopra delle quali le Pubbliche amministrazioni dovranno ricorrere obbligatoriamente alle gare svolte dai soggetti aggregatori. Nel 2016 la nuova procedura sarà operativa.
Nella riunione è stato nominato il ‘Comitato Guida' che svolgerà il lavoro preliminare per la definizione di categorie e soglie. A settembre è prevista una nuova riunione del Tavolo.
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