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Manovra/ Regioni: subito un incontro con Giorgetti e Schillaci sul sottofinanziamento della sanità

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 “Il preoccupante sottofinanziamento del Servizio sanitario nazionale rischia di compromettere i bilanci sanitari”. Lo scrivono le Regioni in una lettera firmata dal coordinatore della Commissione Salute, Raffaele Donini, indirizzata ai ministri dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e della Salute, Orazio Schillaci, sollecitando un incontro urgente in vista della manovra. “Il nostro sistema sanitario – prosegue la Commissione Salute - può contare su un livello di finanziamento decisamente inferiore rispetto a quello garantito nei principali Paesi europei”.

Per questo le Regioni chiedono, tra l’altro, l’aumento del Fondo sanitario nazionale, risorse per le liste d’attesa, riforma del payback dei dispositivi medici e approvazione del Dm tariffe per l’entrata in vigore dei nuovi Lea.

“Da tempo è stata richiamata l’attenzione dei Governi sul preoccupante sottofinanziamento del Servizio Sanitario Nazionale che rischia di compromettere la sostenibilità economico-finanziaria dei bilanci sanitari. La difficoltà per assicurare il mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario dei Sistemi sanitari riguarda la maggior parte delle Regioni, incluse quelle che si collocano da anni ai primi posti della griglia Lea, a dimostrazione che le criticità sono prevalentemente determinate da un insufficiente livello di finanziamento”, si legge nel documento. Per gli assessori “il nostro sistema sanitario, pubblico ed universalistico può contare su un livello di finanziamento in termini di incidenza percentuale rispetto al Prodotto Interno Lordo, decisamente inferiore rispetto a quello garantito nei principali Paesi europei. Questo ha comportato che negli anni della pandemia e dell’incremento dei costi energetici la maggior parte delle Regioni sia riuscita ad assicurare l’equilibrio dei bilanci sanitari soltanto attraverso un significativo utilizzo di risorse proprie e di risorse straordinarie, la cui disponibilità è esaurita. Inoltre, i limitati incrementi del livello di finanziamento dell’anno 2024 sono stati quasi interamente vincolati nell’impiego per finanziare il rinnovo contrattuale del personale dipendente e convenzionato, la riduzione delle liste d’attesa, l’incremento del tetto di spesa per acquisti dal privato accreditato, le prestazioni aggiuntive richieste al personale del Ssn, ecc”.

Le risorse, spiegano, debbono rimanere nella disponibilità delle Regioni quale quota indistinta del finanziamento del Servizio sanitario nazionale senza alcun vincolo di accantonamento, con la possibilità di essere utilizzate anche per finanziare ulteriori e diverse occorrenze della spesa sanitaria, tenuto anche conto che le Regioni e Province Autonome hanno contribuito a creare le condizioni per l’entrata in vigore delle nuove tariffe e per l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza.


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