Aziende e regioni
Marche/ Oncologia, attivato il primo Molecolar Tumor Board
di Rossana Berardi *, Renato Bisonni **, Rosa Rita Silva ***
24 Esclusivo per Sanità24
Nelle Marche è finalmente attivo il Molecolar Tumor Board, il sistema innovativo che consente di praticare concretamente quella medicina di precisione che è il presente dell’oncologia, rispondendo alla necessità di personalizzare la cura e a creare una mappatura biologico-molecolare dei pazienti. Si tratta di un significativo scatto in avanti proprio mentre l’oncologia ha registrato per l’anno 2020, sulla base di uno studio nazionale promosso dalla Clinica Oncologica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona su una casistica di 5mila pazienti afferenti a 25 centri italiani, una riduzione complessiva delle diagnosi del 20 per cento circa dei tumori del colon e della mammella e del 7 per cento del polmone, che ha potuto contare su una riduzione delle diagnosi minore anche per via di una sintomatologia non troppo dissimile da quella del Covid, fattore che ha determinato un calo meno accelerato di visite e monitoraggi. L’Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) nel complesso ha stimato che tutte le patologie hanno conosciuto una riduzione delle diagnosi dell’11 per cento circa nel primo anno della pandemia e nel particolare di colon e mammella, dove non sono stati effettuati esami di screening nel periodo più critico della pandemia, si è giunti al 20%, così come sempre per il 20% di pazienti la malattia è stata diagnosticata in uno stadio più avanzato. Ora che la pandemia appare più sotto controllo, che si può contare su armi efficaci come il vaccino, che la paura di recarsi in ospedale è meno presente e che sono state riattivate tutte le procedure anche di diagnosi precoce, occorre rialzare una forte attenzione sul paziente oncologico, affinché si possano superare le criticità legate alle mancate diagnosi tempestive. E stiamo parlando del 2020, ma temiamo possa realizzarsi anche un effetto traslazione sul 2021 e per gli anni a seguire se non si pone rimedio in tempo.
L’esperienza del Molecolar Tumor Board dimostra che l’oncologia marchigiana non si è mai fermata anche in termini di innovazione e sia di fatto appena partita con i primi pazienti posti sotto analisi. È oggi fondamentale personalizzare la cura e soprattutto creare una mappatura biomolecolare dei pazienti. Esistono infatti casi che necessitano di un approfondimento biomolecolare più esteso, in sostanza serve uno studio dei geni volto a definire meglio la tipologia della patologia – spesso si tratta si malattie rare – per offrire opportunità terapeutiche ai pazienti, spesso già trattati con terapie standard che possono giovarsi, ad esempio, di soluzioni terapeutiche nell’ambito di un protocollo sperimentale per acquisire la possibilità di accedere a farmaci innovativi. In questo senso il Molecolar Tumor Board sospinge le Marche in una posizione d’avanguardia. Già lo scorso novembre l’Aiom ha divulgato le raccomandazioni per realizzare questa struttura, un Gruppo multidisciplinare costituito da oncologi, patologi, biologi molecolari, bioinformatici, data manager, ed anche altre professionalità che hanno il compito di valutare se il paziente necessita della mappatura più approfondita della sua malattia.
Grazie al modello di oncologia medica diffuso sul territorio, all'alta qualità dei professionisti che vi operano, alla loro capacità di soddisfare prontamente la domanda dei pazienti, la regione Marche, dati del 2019, presenta un saldo positivo di mobilità. Aver attivato il Molecolar Tumor Board è particolarmente importante in un’ottica di condivisione di conoscenze e consente al paziente curato in ogni oncologia della regione di poter accedere all’innovazione diagnostica e alle migliori terapie, in un contesto di rete.
La Regione è piccola e un Molecolar Tumor Bord è adeguato per un milione e mezzo di abitanti: dopo la sua inaugurazione con il Corm, ora il Board scende sul campo con la definizione delle prossime linee direttive per i primi pazienti interessati. In questo modo le Marche entrano a far parte di un sistema innovativo e aperto alla condivisione di pratiche e sapere che può aumentare i livelli di conoscenza dei medici partecipanti ed aiutare così, meglio, i pazienti.
* Ordinario di Oncologia dell’Università Politecnica delle Marche UNIVPM e Coordinatrice dell’Aiom Marche
** Direttore dell’Oncologia di Fermo e coordinatore per la regione Marche del Cipomo (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri).
*** Direttrice dell’Oncologia di Fabriano e neo-eletta nel Consiglio Direttivo nazionale del Cipomo
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