Aziende e regioni
Carenza psichiatri, capolinea Matera: il bando lampo cococo a 4.200 euro al mese
di Lucilla Vazza
Matera ultima fermata. Capolinea per i medici. Matera capitale della cultura, città dei Sassi, ma non basta. Non basta la bellezza, la cultura, la gastronomia. Non basta il rilancio, con fondi straordinari. Non bastano le migliaia di turisti che ne hanno fatto una delle mete del Sud più ambite. Niente da fare, Matera non attira medici. Deserte le procedure di selezione per gli ospedali di zona, non una, ma più volte. E questo significa carenze croniche di organico. Per questo l’azienda sanitaria materana ha dovuto inventarsi qualcosa di nuovo, un bando straordinario nel segno del cococo. Già era successo qualche mese fa per il pronto soccorso. E ora ci risiamo. Contratti flex per psichiatri e neuropsichiatri infantili a 4.200 euro al mese, l'avviso con tutti i dettagli sarà pubblicato il 16 novembre sul Burb (Bollettino ufficiale Regione Basilicata). Il bando cococo ha tempi lampo: dieci giorni per presentare le domande, a seguire colloquio di valutazione per gli ammessi. Gli ospedali coinvolti sono quello di Matera e di Policoro.
Il direttore generale dell’Asm, Pietro Quinto sconsolato ammette: «Le stiamo provando tutte». La città è bella, ma non è per tutti. Del resto, la Basilicata è l’unica regione senza scuole di specialità e ne paga lo scotto. I suoi migliori studenti, formati altrove, raramente tornano a casa e, dunque, i dottori bisogna cercarli fuori. Nei paraggi per lo più. Pugliesi, campani, calabresi, molisani... che magari hanno la famiglia nelle città d’origine e lì cercano di tornare, appena possibile.
E dunque serve un escamotage per attirare non solo chi poi può rimanere “a tempo indeterminato” nella città dei Sassi, ma soprattutto professionisti a partita Iva che potrebbero avere interesse a integrare la loro attività con le 38 ore settimanali materane e così tamponare l’emergenza.
Intanto, il 30 novembre scadono i termini di partecipazione al concorso per l'assunzione di quattro medici psichiatri a tempo indeterminato, quelli che dovrebbero garantire una permanenza lunga, magari fino alla pensione.
Del resto il problema dei fabbisogni dei medici è strutturale e non riguarda solo Matera. Gli studenti di medicina e delle specialità non sono abbastanza. Lo gridano da anni i sindacati medici, ma anche le organizzazioni che rappresentano i manager delle aziende sanitarie: i conti non tornano. I vecchi escono dal sistema e i giovani non bastano. Le borse sono insufficienti. E se i conti non tornano negli ospedali delle città più gettonate, figuriamoci nelle città belle e lontane come Matera o come le piccole isole nel bel mezzo del Mediterraneo. E allora urge un appello: fuori dalle solite destinazioni, medici sognatori, scegliete il vostro posto del cuore...
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