Aziende e regioni
Chiamparino: rivedere assetto della Conferenza delle Regioni, alla ripresa mi dimetto
«Dopo le ultime elezioni, diventa obbligatorio rivedere l’assetto della Conferenza delle Regioni. Pertanto, appena i nuovi presidenti saranno insediati, mi presenterò dimissionario». Lo afferma all’Ansa il presidente del Piemonte e coordinatore della Conferenza, Sergio Chiamparino. «Non si tratta solo di un atto formale - spiega -: ricostruire il vertice della Conferenza serve a chiarire, in un momento cruciale per le riforme, il percorso politico che si vuole compiere così da evitare il pendolo tra regionalismo ideologico e centralismo burocratico».
«Quando saranno insediati i colleghi neoeletti, dovremo rifare gli organismi di vertice della Conferenza e mi presenterò dimissionario - ribadisce Chiamparino -. Il voto di domenica non ha di fatto cambiato il rapporto tra centrodestra e centrosinistra ma ci sono nuovi colleghi, come Emiliano in Puglia, e ci sono altri presidenti che sono stati rieletti con un ottimo risultato alle urne, come Rossi in Toscana».
«Le dimissioni - spiega ancora Chiamparino - non sono dunque soltanto un atto formale, dettato dal regolamento che impone l’elezione congiunta di presidente e di vicepresidente, con Caldoro che deve essere sostituito. Credo sia doveroso avviare una discussione politica vera in una fase cruciale delle riforme istituzionali. E' necessario rivedere l'assetto della Conferenza in base al rapporto tra i territori e tra centro e regioni, così da evitare una sfasatura tra regionalismo ideologico e centralismo miope e burocratico».
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