Sentenze
Farmacie, payback 2013: Tar Lazio a gamba tesa sulla determina Aifa per il ripiano della spesa territoriale
di L.Va.
Torna a piovere grandine sul ripiano della spesa farmaceutica 2013. Il Tar del Lazio con la pronuncia di martedì scorso ha annullato la determina Aifa del 30 ottobre 2014, che dettava le modalità per il ripiano della spesa territoriale dell'anno precedente da parte di grossisti e titolari (sconto Ssn aumentato dello 0,74% per sei mesi, poi da maggio ulteriore sconto dello 0,64% senza limite di tempo). La notizia è stata anticipata dalla newsletter “Filo diretto” di Federfarma .it.
E la bocciatura è la seconda che arriva dopo quella del 25 marzo, in cui il tribunale amministrativo aveva accolto il ricorso presentato da un'azienda produttrice e invalidato il payback dello sforamento registrato dalla spesa ospedaliera (a carico per il 50% delle industria produttrici).
Il provvedimento dell’Agenzia del farmaco era stato impugnato a novembre dai distributori di Adf e da otto imprese associate, per vizi formali ed errori nei «calcoli con cui si è giunti a stabilire lo sfondamento del tetto 2013».
Ricordiamo che la determina Aifa nel prevedere le modalità per procedere al ripiano dello sfondamento del tetto dell’11,35% della spesa farmaceutica territoriale relativa al 2013, aveva disposto a carico dei farmacisti e dei grossisti:
1) per la durata di sei mesi uno sconto dello 0,74% a favore del Ssn sul prezzo dei farmaci da quest'ultimo rimborsati;
2) senza limite di tempo a partire dal 1° maggio 2015 un ulteriore sconto dello 0,64% a favore del Ssn sul prezzo dei farmaci da quest'ultimo rimborsati.
Ai giudici sono bastate due carenze di forma
Per quanto concerne lo sconto semestrale dello 0,74%, pesa la mancata partecipazione dei grossisti al procedimento da cui è scaturita la determina di ottobre, procedimento nel quale l'Aifa aveva coinvolto soltanto le aziende produttrici; l'esclusione, osservano i giudici, «non risulta in alcun modo giustificata» dato che «avevano un concreto e personale interesse a intervenire al fine di far valere le proprie ragioni in ordine alla corretta quantificazione dei dati».
Per quanto concerne lo sconto fisso dello 0,64%, invece, il vizio risiede nella determina Aifa del 2007 dal quale originariamente deriva: la trattenuta, infatti, era stata introdotta in via temporanea per recuperare il payback delle aziende produttrici che avevano preferito il rimborso cash ai tagli di prezzo. A parere dei giudici, però, «non trova una base normativa legittimante né risulta razionalmente giustificata» la decisione dell'Aifa di «ripristinare con effetti permanenti» un sconto originariamente previsto «come una misura temporanea».
Il Tar, di conseguenza, ha disposto l'annullamento della determina del 30 ottobre che in tal modo dovrebbe cessare di avere effetto anche nei confronti delle farmacie. Sul provvedimento, in ogni caso, pende ancora un ricorso presentato da Federfarma.
I ricorsi in pillole
Per quanto riguarda la ripartizione della spesa territoriale da ripianare, a carico della filiera distributiva risultano 5.615.650 euro.
Per quanto riguarda i ricorsi, ne sono stati presentati 106, di cui 20 per la spesa territoriale e 86 per la spesa ospedaliera (notizie Aifa).
Di tali ricorsi, 35 (tutti relativi alla spesa ospedaliera) sono giunti in sentenza. Dei 20 ricorsi relativi alla spesa territoriale è ora giunto a sentenza quello ADF altri sono ancora pendenti, compreso il nostro.
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