Medicina e ricerca

Hta: armonizzare e comparare i processi di valutazione e implementazione del farmaco

di Paolo Castiglia

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Applicare la scienza alla realtà. E’ la sfida che ha costituito uno dei temi centrali del XVII Congresso Nazionale della Sihta, Società Italiana di Health Technology Assessment, sfida che è passata attraverso un sentiero delicato, ma di prospettive enormi, come quello dello sviluppo dell’Intelligenza Artificiale.
Tema rispetto al quale non è mancato il “grido di dolore del Prof. Silvio Garattini che ha richiamato a gran voce la necessità di comparative research, cioè di una ricerca rivolta alla comparazione degli effetti dei diversi interventi sanitari”, come ha spiegato Giandomenico Nollo, presidente Sihta che ha anche affermato che l’obiettivo del Programma europeo di Hta “è esattamente questo: per la prima volta è messa in norma la necessità di avere una ricerca comparativa e di fissare nei processi di valutazione e implementazione del farmaco, e le aziende farmaceutiche appaiono particolarmente attente al nuovo Regolamento europeo e presenti nel processo”.
L’obiettivo condiviso nel Congresso è stato quello di conoscere e armonizzare le diverse prospettive della HTA del farmaco: come è noto la valutazione delle tecnologie sanitarie (Health Technology Assessment - HTA) è un processo multidisciplinare che sintetizza le informazioni sulle questioni cliniche, economiche, sociali ed etiche connesse all’uso di una tecnologia sanitaria, in modo sistematico, trasparente, imparziale e solido.
Il Congresso Sihta è stata quindi una tre giorni ricca di molteplici spunti di riflessione animata da oltre 140 relatori e circa 500 partecipanti, che hanno dato vita a 5 sessioni plenarie, 20 parallele, 4 corsi di formazione e oltre 90 comunicazioni abstract.
Professionisti e rappresentanti delle Istituzioni quindi, ciascuno con le proprie competenze, hanno ragionato insieme su quella che si presenta oggi come una tematica decisiva per il prossimo futuro del Sistema Sanitario Nazionale: il nuovo corso della HTA nazionale ed europea avviato dall’entrata in vigore del Nuovo regolamento europeo.
Dario Sacchini, del Direttivo Sihta, ha spiegato che “l’intelligenza artificiale è uno strumento studiato, codificato, progettato e realizzato da umani. Dunque in ultima analisi il riferimento è sempre il progettista per un verso e l’utilizzatore per l’atro verso. Se consideriamo tutto ciò, allora le tecnologie guidate dall’intelligenza artificiale hanno un loro rilievo. Lo hanno anche in campo sanitario. Diventa dunque decisivo applicare, magari modificando adeguatamente le metodologie analitiche, questo tipo particolare di tecnologia che rientra nel più ampio novero delle tecnologie digitali: l’Health Technology Assessment, e le società scientifiche che adesso fanno riferimento come Sihta, possono svolgere un ruolo essenziale”.
Il Regolamento Europeo HTA vedrà la luce il prossimo 12 gennaio 2025 e mira ad armonizzare la valutazione dei domini clinici del Core Model in Europa, migliorando l’accesso alle tecnologie sanitarie efficaci e i benefici per i pazienti.
Dal Congresso Sihta è emerso che gli enti regolatori e gli sviluppatori devono prepararsi, con formazione e competenze HTA, sin dalle prime fasi di sviluppo.
La Joint Scientific Consultation (JSC) supporterà gli sviluppatori nel rispondere alle esigenze degli assessor, preparando la strada al Joint Clinical Assessment (JCA). L’HTAR armonizzerà le procedure di valutazione delle tecnologie sanitarie, evitando ritardi nell’accesso al mercato dei nuovi farmaci.
Il Congresso Sihta ha voluto quindi promuovere la condivisione degli aspetti legati al rimodellamento del sistema di HTA nazionale, per portarlo a garantire lo sviluppo e l’adottabilità di soluzioni terapeutiche, condividendo le diverse prospettive di istituzioni, decisori, sviluppatori, accademia, pazienti e tutti gli altri stakeholder presenti e futuri.


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