Medicina e ricerca

Accreditamento Joint Commission International al Bambino Gesù: un percorso di 20 anni fondato su centralità del paziente e cultura della sicurezza

di Massimiliano Raponi *

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24 Esclusivo per Sanità24

L’accreditamento Joint Commission International (JCI), importante riconoscimento per gli ospedali a livello mondiale, è frutto di un accurato processo di valutazione che mette al centro la qualità e la sicurezza delle cure, coniugando eccellenza clinica, percorsi sicuri e consolidati secondo standard internazionali, centralità del paziente e delle famiglie. Un ospedale pediatrico accreditato dalla JCI può dimostrare la propria capacità di rispondere ai bisogni complessi di pazienti vulnerabili e di offrire servizi di altissima qualità.
L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ha un’offerta assistenziale che copre tutte le specialità mediche (con 28 mila ricoveri all’anno, 2,5 milioni di prestazioni ambulatoriali, 30 mila procedure chirurgiche ed interventistiche, 300/400 accessi al giorno nei due pronto soccorso di Roma e Palidoro): nell’arco di 20 anni – dal primo accreditamento nel 2006 al rinnovo per il triennio 2024-2027 - ha conseguito 7 riconoscimenti JCI che hanno certificato la conformità della sua attività clinica e di ricerca agli standard di eccellenza. Un percorso in linea con la mission dell’Ospedale che fonda le proprie radici nei principi della morale cattolica e nel valore etico della centralità della persona, sostenendo l’impegno del personale sanitario e di quanti si adoperano quotidianamente nei processi di miglioramento.
In accordo con quanto previsto da JCI, la cultura operativa dell’ospedale Bambino Gesù si basa sulla capacità di mettersi in discussione attraverso strumenti di confronto (fra professionisti, fra strutture sanitarie nazionali ed internazionali attraverso indicatori e percorsi clinici) e sulla revisione periodica di percorsi e supporti documentali. Gli stessi standard JCI sono soggetti a rivisitazione ogni 3 anni con introduzione di nuovi elementi misurabili. In quest’ottica, l’ospedale monitora le proprie performance con indicatori di qualità internazionali (tasso di infezioni ospedaliere, mortalità standardizzata, sicurezza in chirurgia), con il confronto tra i singoli operatori (attività di revisione di “clinical privileges”), con il confronto con altri Centri in un benchmark che consente di mantenere elevati standard di cura e garantisce che l’ospedale sia in linea con le best practices. È il motivo per cui ogni anno l’ospedale promuove i progetti di qualità sviluppati dalle singole unità operative e li premia sulla base di elementi misurabili. Questo movimento verso l’eccellenza permette di identificare aree di miglioramento e di attivare strategie correttive in sinergia con altre forme di accreditamento volontario (ISO) e istituzionali. Si tratta di una diffusione capillare della cultura della sicurezza, per la quale tutti gli operatori concorrono al conseguimento dei risultati, attraverso multidisciplinarietà e spirito di squadra. Le attività di formazione continua e l’approccio collaborativo incoraggiano il personale a segnalare gli eventi avversi per migliorare i processi e ridurre i rischi futuri.
Un pilastro fondamentale per l’accreditamento JCI dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) pediatrico è, poi, l’integrazione di percorsi accademici. La Scuola di Pediatria che ha sede in ospedale è il risultato della collaborazione con la Cattedra di Pediatria dell’Università di Roma Tor Vergata e prevede percorsi formativi degli studenti di Medicina e corsi post-laurea in diversi ambiti specialistici tra cui pediatria, neuropsichiatria infantile, chirurgia pediatrica oltre a master e dottorati di ricerca.
Le metodologie di accreditamento JCI hanno un ruolo chiave anche per le attività di ricerca che vedono il Bambino Gesù in una posizione preminente nell’ambito della pediatria, in particolare per quanto riguarda la ricerca traslazionale che ha la finalità di colmare il divario tra le scoperte scientifiche e la loro applicazione clinica. In molti casi, la ricerca traslazionale può essere cruciale per sviluppare nuovi trattamenti per malattie pediatriche complesse, come le malattie genetiche rare, che richiedono un approccio altamente specializzato e innovativo.
Gli ospedali accreditati JCI devono sempre affrontare nuove sfide e il Bambino Gesù, con uno sguardo rivolto al futuro, partecipa a 20 Reti di Riferimento Europee (ERN) contribuendo in maniera decisiva alla casistica pediatrica. Partecipa, inoltre, insieme ad Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) alle attività di identificazione di nuovi indicatori sanitari e adotta approcci innovativi e tecnologie avanzate come intelligenza artificiale e telemedicina per migliorare diagnosi e trattamenti, rendendo le cure più personalizzate ed efficaci.

* direttore sanitario Ospedale pediatrico Bambino Gesù



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