Medicina e ricerca

Giornata del tumore al seno: gli italiani cercano in Internet ancora troppe informazioni sulle patologie e poche sulla loro prevenzione

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Gli italiani continuano a cercare su Internet le cure per determinate patologie, registrando numeri molto significativi relativamente a pagine visitate e stringhe di ricerca. Ma, se si tengono in considerazione le ricerche in termini di prevenzione, le ricerche calano vistosamente. Ad esempio, da inizio anno le ricerche in rete effettuate in chiave “tumore mammella” sono state 85.708; 10.584 per quanto riguarda il tumore all’ovaio. Se invece si estraggono i numeri di views sulla prevenzione il trend cala di molto: prendendo come campione il tumore al seno e analizzando le ricerche in chiave “mammografia bilaterale” le ricerche da inizio anno sono state 4.745, 1.254 per l’ecografia alla mammella (bilaterale) e solo 891 per ottenere informazioni sul Pap Test.
I dati sono stati raccolti e analizzati in occasione della Giornata internazionale contro il tumore al seno (istituita dall’Oms il 19 ottobre di ogni anno) attraverso l’analisi degli accessi mensili sulla piattaforma digitale Micuro.it, dove ogni mese accedono circa 700mila utenti unici e altri 40mila lo fanno ogni giorno per avere informazioni accreditate e attendibili sulla qualità degli ospedali e dei centri a cui rivolgersi per le proprie esigenze di cura. Micuro è l’unica risorsa digitale in Italia che misura la qualità delle strutture sanitarie sulla base di valutazioni trasparenti e imparziali elaborate su dati provenienti da fonti ufficiali del ministero della Salute e del Programma nazionale esiti (Pne) gestito da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali).
Ad oggi, sulla base dei dati più recenti elaborati da Micuro su evidenze Agenas e Pne, è lo Ieo (Istituto Europeo di Oncologia) di Milano la migliore struttura ospedaliera in Italia per la cura del tumore alla mammella. L’Istituto infatti è quello meglio posizionato relativamente agli standard Pne: interventi chirurgici eseguiti in un anno (2.635), percentuale di interventi chirurgici conservativi che richiedono un nuovo intervento di resezione entro 4 mesi (2,2%),
percentuale di interventi chirurgici di resezione con contestuale intervento di ricostruzione, inserzione di espansore o impianto di protesi (74%).
Per quanto riguarda il tumore all’ovaio, è il Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma a detenere il primato, con 381 interventi in un anno, in riferimento allo standard di eccellenza richiesto dal Ministero (>20 interventi / anno).
«La prevenzione di una patologia è importante quanto la cura stessa - ha dichiarato la professoressa Elena Azzolini, medico specialista in Sanità Pubblica e responsabile del Comitato scientifico di Micuro -. È fondamentale diffondere questa sensibilità tra le persone in modo tale che gli esami e le pratiche di prevenzione diventino la prima e più efficace forma di cura, intervenendo prima ancora che una patologia possa svilupparsi e richiedere un trattamento più complesso e invasivo. L’indagine di Micuro ha portato alla luce che la consapevolezza degli italiani in questo senso può e deve ancora migliorare, mantenendosi costantemente aggiornati, soprattutto su temi legati alla prevenzione, affinché questa diventi un pilastro fondamentale della salute».


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