Medicina e ricerca

Tumori: ‘High tech’ e ‘High touch’, dalla scuola Cipomo la nuova formazione di umanizzazione in oncologia

di Luisa Fioretto *

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Oggi, su una scala da 0 a 10, la formazione dei medici sulla comunicazione clinica e/o sulla relazione di aiuto arriva a un punteggio di 2,75, con ricadute negative maggiori su patologie complesse come il cancro. Per questo le tecnologie innovative, i protocolli di diagnosi e trattamento all’avanguardia non devono mai essere disgiunti dall’umanizzazione delle cure, che rappresenta la prospettiva migliore per l’assistenza al paziente oncologico, per la sua qualità di vita e, perché no, per la sua sempre più probabile guarigione. Ed è sulla base di questa prospettiva che Cipomo (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri) intende formare i “nuovi” oncologi, grazie alla neonata Scuola Cipomo, ‘Humanities in Oncology’, vocata all’acquisizione di expertise e abilità comunicative e relazionali, spesso non presenti o molto carenti nei percorsi formativi attuali. E sabato 28 settembre a Piacenza - nel Salone d’Onore della Fondazione di Piacenza e Vigevano - la scuola conclude il suo primi ciclo di lezioni. Si terrà infatti la cerimonia di consegna dei diplomi ai 21 oncologi under 40, provenienti da tutte le Regioni del Paese, che in un ruolo di agenti di cambiamento potranno riportare nella quotidianità della struttura di appartenenza quanto appreso.
Dalle prime analisi condotte sull’effetto del percorso formativo emerge un aumento dell’importanza percepita nel formarsi alle cosiddette soft skills e un senso di maggiore padronanza di tali abilità. Inoltre, sembra evidenziarsi anche un miglioramento della qualità della vita professionale. Numeri che saranno precisati con l’analisi finale dei dati, prevista nelle prossime settimane.
Come nello sport, infatti, anche in medicina bisogna conoscere i ‘fondamentali’, gli elementi base di una attività sia essa sportiva o professionale. E quali sono i fondamentali per una buona medicina, quando il medico andrà a visitare, a prescrivere esami e cure, a fare diagnosi e collaborare con i colleghi? Nella lotta al cancro orientare alla persona i percorsi di diagnosi e terapia, i luoghi di cura, l’organizzazione stessa dei servizi, assume importanza strategica sia per i nostri pazienti sia per i professionisti sanitari.
Nonostante i notevoli progressi sia in campo di diagnosi che di terapia antitumorale permettano di guarire percentuali sempre più elevate di pazienti, è fondamentale trasmettere al malato che non sarà solo ad affrontare la malattia, ma avrà accanto medici e infermieri, non solo con competenze tecniche ma anche con umana comprensione, vicinanza e gentilezza.
In arrivo nel 2025 la seconda edizione del corso che sarà affiancata ad altre iniziative distribuite sul territorio nazionale in linea con l’obiettivo Cipomo di coniugare progressivamente nei nostri reparti la ‘High tech’ professionale con un ‘High touch’ di stampo umanistico.

* Presidente Cipomo


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