Medicina e ricerca

Medicina: UniCamillus sbarca in Sicilia e amplia l’offerta formativa

di Paolo Castiglia

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UniCamillus, Università Medica Internazionale di Roma, sbarca in Sicilia. Dopo la sede storica di Roma e l’apertura a Venezia a dicembre 2023, raggiunge il Sud Italia con la nuova sede a Cefalù, la cittadina delle Madonie poco lontana da Palermo, in cui da ottobre parte il nuovo corso di Medicina e Chirurgia.

Nasce quindi un nuovo polo accademico medico-scientifico per tutta l’Isola le cui caratteristiche renderanno disponibile una nuova esperienza formativa in ambito sanitario. Sono previsti 80 posti per l’anno accademico in partenza. La scadenza per l’iscrizione al test d’ingresso è il 23 settembre e la prova si terrà il 27 settembre.

“L’apertura di una sede UniCamillus a Cefalù è frutto di una decisione strategica e mirata: Cefalù, oltre ad essere un luogo di grande bellezza e importanza storica, offre una posizione geografica privilegiata per servire la Sicilia, l’intero Sud Italia e, soprattutto, per essere un ponte mediterraneo verso il sud del mondo cui l’Ateneo guarda fin dalla sua istituzione”. Lo afferma il Rettore di Unicamillus, Gianni Profita che approfondisce: “La scelta è stata ulteriormente motivata dalla presenza della Fondazione Giglio, il cui Ospedale è un centro sanitario di enorme prestigio: le nostre aule, infatti, saranno ospitate proprio all’interno di questa struttura, che rappresenta un riferimento nazionale di altissima avanguardia sanitaria, soprattutto per l’alta complessità chirurgica e la lotta contro i tumori. Questa sinergia tra un’Università internazionale come UniCamillus e una struttura sanitaria del calibro dell’Ospedale Giglio consente ai nostri studenti di accedere a un ambiente formativo altamente qualificato, dove l’apprendimento teorico si combina con esperienze pratiche dirette, con l’opportunità unica di formarsi in un contesto che integra l’alta tecnologia con una forte vocazione umana e professionale”.

Dalla fondazione UniCamillus offre una formazione nelle Scienze Mediche e Sanitarie con corsi di laurea in Medicina, Odontoiatria e Professioni Sanitarie. Nel corso degli anni, dall’inizio nel 2018/2019 l’offerta formativa si è man mano arricchita accogliendo un numero crescente di studenti. Dai 200 iscritti del primo anno accademico si è arrivati agli oltre 11mila registrati nell’anno accademico 2023/2024, così ripartiti: 2884 iscritti sui Corso di Studi Magistrali a ciclo unico e i Corso di Studi nelle professioni sanitarie (76 sono solo su Medicina nella sede di Venezia); 143 sul Corso di Studi Magistrale in Scienze della Nutrizione Umana e 8836 su tutti gli altri percorsi formativi (post laurea, TFA, etc). Per l’A.A. 2024/2025 si prospettano 210 posti a Roma, 48 a Venezia e 80 a Cefalù in Medicina e Chirurgia; 28 posti in Odontoiatria Roma mentre nelle Professioni sanitarie nella Sede di Roma 19 posti a Infermieristica, 32 posti a Fisioterapia, 16 in Tecniche di Radiologia, 48 in Ostetricia e 65 in Tecniche di Laboratorio.

“Siamo certi - insiste Profita - che il nuovo polo universitario di UniCamillus a Cefalù avrà un impatto positivo sul territorio, sia socialmente che economicamente. La Sicilia, come è noto, registra tassi elevati di emigrazione, con circa 28mila cittadini siciliani che, tra il 2018 e il 2022, si sono trasferiti annualmente in altre regioni (dati ISTAT). Molti di questi sono giovani che studiano fuori e raramente tornano, soprattutto se i nuovi territori offrono loro strumenti migliori per raggiungere i loro obiettivi. Questa emigrazione intellettuale è significativa perché i protagonisti sono quelli che a loro volta, se fossero trattenuti, potrebbero innescare processi di sviluppo economico e di creazione di posti di lavoro trattenendo giovani sul territorio e, allo stesso tempo, attraendone di nuovi da altre regioni o dall’estero. Un nuovo centro universitario potrà rallentare l’esodo di giovani verso il Nord e allo stesso tempo, potrà permettere di trattenere anche risorse finanziarie che verrebbero impiegate nelle attività del territorio”.

“Comunque il percorso di crescita di UniCamillus è solo agli inizi - conclude il Rettore – e dopo Roma, Venezia e Cefalù, il nostro obiettivo è aprire nuovi poli universitari, sia sul territorio italiano che all’estero. Guardiamo a nuovi scenari internazionali, con l’intento di creare campus che riflettano l’elevata qualità della nostra offerta formativa in ambito medico e sanitario. Riteniamo che il confronto con altre realtà accademiche e sanitarie a livello globale sia essenziale per crescere e migliorare, e vogliamo costruire partnership che valorizzino la nostra didattica e aprano nuove opportunità di ricerca. Il nostro obiettivo è ampliare l’accesso a un’istruzione di altissimo livello e, allo stesso tempo, contribuire attivamente a soddisfare i bisogni sanitari nelle diverse comunità, sia nazionali che internazionali”.


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