Medicina e ricerca

La chirurgia maxillo-facciale: innovazioni tecnologiche e prospettive future

di Valentino Valentini *

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La chirurgia maxillo-facciale è una specializzazione chirurgica che si occupa del trattamento delle patologie che riguardano in toto lo splancnocranio, ovvero la faccia e le zone anatomiche limitrofe come la base cranica e la regione cervicale. Rappresenta una disciplina chirurgica altamente specializzata che tratta una vasta gamma di patologie spaziando dalla traumatologia facciali con il trattamento delle lesioni traumatiche del volto quali fratture facciali e ferite lacero-contuse, arrivando fino alle ultra-specializzazioni oncologiche demolitive e ricostruttive con il trattamento di neoplasie benigne e maligne del volto, del cavo orale, delle ghiandole salivari e del tratto cervicale.
Tali interventi possono richiedere la rimozione di masse tumorali e la successiva ricostruzione del tessuto e delle strutture circostanti con interventi di media o elevata complessità fino ad arrivare ad interventi microchirurgici con autotrapianti prelevati da altre sedi corporee dello stesso paziente. Altri e variegati sono i campi di intervento: la chirurgia orto gnatica che si occupa delle malocclusioni dento-scheletriche nella ridefinizione di un corretto eumorfismo del volto in stretta collaborazione con i colleghi ortodontisti. La collaborazione con l’odontoiatria si estende anche ad altri campi, ad esempio il trattamento dei disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare, che oltre a fastidi e dolori in corso di masticazione può arrivare a inficiare la postura e la qualità del sonno, e la chirurgia orale avanzata con il trattamento delle cisti e neoformazioni osteolitiche di mandibola e mascella oltre che ai piani di trattamento implantari in una corretta gestione, in collaborazione con il protesista, del paziente affetto da edentulie totali o parziali.
L’attenzione di tale disciplina si rivolge anche all’ambito pediatrico con la correzione delle anomalie congenite del cranio e del volto. Questi interventi possono trattare condizioni come le craniosinostosi, in cui le suture craniche si chiudono prematuramente, o la gestione e correzione di difetti congeniti del labbro e del palato come le labiopalatoschisi. Non da ultimo, la chirurgia estetica del volto che si concentra sul miglioramento dell’aspetto estetico del volto con interventi che spaziano dalla rinoplastica fino ad arrivare a complete femminilizzazioni del volto passando permentoplastiche, blefaroplastiche e lifting facciali. In sintesi, la chirurgia maxillo-facciale è un campo vasto e diversificato che affronta una gamma di condizioni e patologie attraverso approcci altamente specializzati. L’integrazione di tecnologie avanzate e tecniche chirurgiche moderne ha visto significativi progressi negli ultimi anni grazie all’integrazione di nuove tecnologie, in particolare la robotica e l’intelligenza artificiale (IA).
Queste innovazioni stanno trasformando radicalmente le pratiche chirurgiche, migliorando la precisione, riducendo i tempi di recupero e aprendo nuove prospettive per il futuro della disciplina. La robotica sta giocando un ruolo crescente nella chirurgia maxillo-facciale. I robot chirurgici, come il sistema Da Vinci, sono ormai utilizzati per una varietà di interventi, inclusi quelli maxillo-facciali. Di questi, principalmente interventi oncologici a livello del distretto orofaringeo, ovvero la gola, altrimenti difficilmente aggredibile chirurgicamente ed interventi funzionali diretti a trattare le sindromi da apnee ostruttive del sonno (Osas). Questi sistemi offrono una precisione straordinaria e consentono ai chirurghi di eseguire operazioni complesse con una minima invasività. L’intelligenza artificiale e il machine learning, allo stesso tempo, stanno rivoluzionando diagnosi e pianificazione degli interventi grazie all’analisi ultrarapida di enormi quantità di dati clinici. Ad esempio, algoritmi avanzati possono identificare schemi complessi nei dati delle immagini, migliorando la precisione nella diagnosi delle anomalie cranio-facciali e delle neoplasie.
Questo consente una pianificazione chirurgica più accurata e una migliore previsione dei risultati post-operatori. La combinazione di modelli 3D, robot chirurgici e IA consente di progettare interventi su misura per ogni paziente, tenendo conto delle specifiche caratteristiche anatomiche e patologiche.
Questa “personalizzazione delle cure” sta migliorando notevolmente i risultati estetico funzionali riducendo il rischio di complicazioni. Le potenzialità future sono enormi. La continua evoluzione della robotica e dell’IA promette di ampliare ulteriormente le possibilità chirurgiche. L’utilizzo di tecnologie emergenti come la realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR) potrebbe rivoluzionare la formazione e la pianificazione chirurgica. Con la realtà aumentata, i chirurghi potranno sovrapporre informazioni diagnostiche alle immagini chirurgiche in tempo reale, migliorando la precisione dell’intervento. Infine, l’integrazione dell’IA con i dispositivi indossabili e i sensori potrebbe migliorare il monitoraggio e la gestione post-operatoria. I pazienti potrebbero beneficiare di un’assistenza continua e personalizzata, con feedback in tempo reale sui progressi della guarigione e sulla gestione del dolore. Con l’avanzamento continuo di queste tecnologie e l’emergere di nuove innovazioni, il futuro della chirurgia maxillo-facciale è sicuramente promettente, con la prospettiva di offrire interventi sempre più complessi ma al contempo sicuri, efficaci e personalizzati.

* Professore Ordinario in Chirurgia Maxillo Facciale presso l’Università La Sapienza e direttore UOC Chirurgia Maxillo-Facciale Policlinico Umberto I di Roma


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