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Telemonitoraggio: il diabete come modello apripista, importante definire i criteri di efficacia e sostenibilità. Il documento di consensus di Amd e Sid

di Riccardo Candido *, Angelo Avogaro **

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Il telemonitoraggio rappresenta uno strumento fondamentale per il miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza nell’assistenza territoriale nell’ambito del diabete, con benefici nella gestione del paziente, nel miglioramento della cura, nell’organizzazione assistenziale e nella razionalizzazione della spesa e delle risorse. Nella situazione di attuale incremento delle persone affette da diabete e da altre malattie croniche con conseguente aumento del carico assistenziale e di cura per i medici, è essenziale stabilire dei criteri chiari perché il Telemonitoraggio possa assolvere efficacemente alla sua funzione principale di monitorare le condizioni cliniche nei pazienti, riducendo l’accesso delle persone alle strutture e al contempo semplificando l’attività del medico e degli altri professionisti. È con questi obiettivi che AMD – Associazione Medici Diabetologi e SID – Società Italiana di Diabetologia, riunite sotto l’ombrello federativo di FeSDI - Federazione delle Società Diabetologiche Italiane, hanno elaborato il documento di consensus e di indirizzo clinico “Percorso di Telemonitoraggio in Diabetologia”.
Nell’ambito della Missione 6 Salute prevista dal Pnrr, la Telemedicina assume un ruolo primario per un migliore supporto ai pazienti cronici nella riorganizzazione dell’assistenza territoriale. Il Telemonitoraggio è una metodologia di gestione del paziente cronico da remoto che rappresenta una naturale estensione di ciò che si fa in ambulatorio e la cui gestione tecnica necessita di una supervisione di natura clinica. Uno specifico bando nazionale ha per oggetto l’implementazione e l’integrazione operativa dell’Infrastruttura Regionale di Telemedicina (Irt) che fungerà da anello di congiunzione tra la Piattaforma Nazionale di Telemedicina (Pnt) e i Servizi Minimi di Telemedicina, dovendo poi interfacciarsi con il fascicolo sanitario e i dispositivi dei pazienti per consentire lo scambio dei dati tra i device stessi e l’ambulatorio o la struttura clinica interessata al monitoraggio.
Tra le patologie croniche prioritariamente incluse nei servizi di Telemedicina individuati dal Pnrr, il diabete è quella interessata dal coinvolgimento del maggior numero di pazienti che, nella quasi totalità dei casi, sono già in possesso a domicilio degli strumenti di misurazione glicemica o dei monitoraggi glicemici in continuo necessari al Telemonitoraggio.
La diabetologia, quindi, può rappresentare un vero e proprio modello apripista in questo ambito proprio grazie alla dotazione tecnologica già ampiamente diffusa nella popolazione con diabete. Si pone la necessità, a cui vuole rispondere il documento di consensus di SID e AMD, di individuare criteri di comprovata efficacia e sostenibilità atti a identificare l’idoneità e appropriatezza dei dati generati e inviati dai medical devices, necessari per determinare quegli “avvisi” (advice) utili alla valutazione da parte del clinico.
È necessario, anzitutto, prevedere l’integrazione del dato della misurazione parametrica della glicemia con il profilo clinico e la storia clinico-terapeutica di ogni singolo paziente contenuti nella Cartella Clinica Elettronica, in ottemperanza a quanto previsto dal DM del settembre 2022, quadro normativo alla base del Pnrr Missione 6 Componente 1 | 1.2.3 Telemedicina. Importante è inoltre la fornitura di un quadro clinico completo, invece che il deposito di dati riferiti a rilevazioni di mere glicemie, alla Infrastruttura Regionale di Telemedicina e, quindi, al Fascicolo Sanitario Elettronico. Il documento di consensus sottolinea, ancora, la necessità prospettica di disporre di dati di Telemonitoraggio per scopi di survey epidemiologiche.
In conclusione, il Telemonitoraggio unificato alle attività in Cartella Clinica Elettronica rappresenta una modalità di espansione, e allo stesso tempo di continuità, dell’attività ambulatoriale all’esterno dell’edificio di visita in presenza, con notevoli vantaggi nella gestione del paziente e benefici sul piano organizzativo, dalla gestione delle agende ai tempi di attesa. È infine importante sottolineare che il quadro clinico integrato di Telemonitoraggio con i dati in Cartella Clinica Elettronica rappresenta uno strumento utile per valutazioni di costo-efficacia degli approcci di Telemedicina e impatto positivo sulla razionalizzazione della spesa e delle risorse.

* Presidente FeSdi - Federazione delle Società Diabetologiche Italiane e Presidente Amd – Associazione Medici Diabetologi
** Presidente Sid - Società italiana di Diabetologia e Past President FeSDI - Federazione delle Società Diabetologiche Italiane


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