Medicina e ricerca

Gemelli: tecnica innovativa per rimuovere le lesioni polmonari sospette in fase precocissima

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La chirurgia del tumore del polmone diventa sempre più precoce grazie ad una nuova tecnica messa a punto dalle équipe dei chirurghi toracici e dei radiologi interventisti di Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. Le lesioni sospette, evidenziate alla TAC ad alta risoluzione, possono essere ‘evidenziate’ all’occhio del chirurgo inserendo al loro interno, sotto guida TAC, una piccola spirale metallica (microcoil). Questo consente di intervenire in fase molto precoce, garantendo al paziente le migliori possibilità di guarigione da un tumore del polmone, considerato ancora uno dei big killer in ambito oncologico. La tecnica messa a punto al Gemelli, è stata oggetto di una relazione premiata lo scorso ottobre al congresso delle Società italiana di chirurga toracica ed è stata presentata in questi giorni al II Congresso europeo di radiologia toracica di Roma.

“Si tratta di una tecnica - spiega Maria Teresa Congedo, docente di Chirurgia toracica all’Università Cattolica – che consiste nel far precedere l’intervento vero e proprio, dal posizionamento di una spirale metallica (microcoil) sotto guida TAC, all’interno di questi noduli polmonari fortemente sospetti per essere lesioni tumorali in fase iniziale”. Si tratta di lesioni ‘sfumate’, ‘soffici’ al tatto e molto piccole (in genere sotto il centimetro) e “per queste caratteristiche non sono distinguibili dal parenchima polmonare sano all’ispezione diretta”. Per questo motivo, i chirurghi toracici hanno deciso di chiedere aiuto ai radiologi interventisti per “marcare” queste lesioni sospette con un repere metallico, una spiralina, in modo da renderle “visibili” durante l’intervento chirurgico, che può essere effettuato con tecnica mini-invasiva endoscopica (toracoscopica).

In una prima fase, i radiologi interventisti posizionano il microcoil nel nodulo, dall’esterno, sotto guida TAC. Successivamente il paziente viene operato dai chirurghi toracici. “L’asportazione del nodulo con tecnica torascopica – spiega la dottoressa Congedo - viene effettuata con il paziente in anestesia generale; dopo aver praticato un’incisione di 3 cm sulla parete del torace, si inserisce una piccola videocamera, che consente di visualizzare il marcatore, posizionato in precedenza dai radiologi”. In questo modo il chirurgo va ad asportare solo il nodulo sospetto, preservando il tessuto polmonare sano. E il paziente può andare a casa dopo appena due giorni perché i tempi di recupero sono rapidissimi.

“La Chirurgia Toracica del Gemelli – ricorda il professor Stefano Margaritora, professore ordinario di Chirurgia toracica all’Università Cattolica oltre che direttore della UOC stessa - rappresenta un centro di riferimento nazionale ed europeo per la chirurgia uniportale, tecnica che prevede la possibilità di effettuare un intervento chirurgico di resezione polmonare attraverso un’incisione cutanea di 3 cm. Per offrire una possibilità di consulto specialistico in tempi rapidi, in caso di nodulo polmonare sospetto, lo scorso anno abbiamo inaugurato al Gemelli un ambulatorio dedicato”.

Per richiedere un consulto all’ambulatorio dei noduli polmonari si può inviare una email a ambulatorio.nodulopolmonare@policlinicogemelli.it


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