Medicina e ricerca
Greco (Sidr): “Dati sull’inquinamento di Milano allarmano, c’è un alto rischio di infertilità”
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“I dati diffusi dalla società svizzera IQAir, che indicano Milano tra le città più inquinate al mondo, con una concentrazione di PM2.5 di 29,7 volte il valore guida annuale fissato dall’Oms e una qualità dell’aria molto scarsa su tutta la Pianura Padana, sono allarmanti, perché le polveri sottili rappresentano una delle cause principali dell’infertilità sia maschile sia femminile, in un Paese come l’Italia caratterizzato tra l’altro da una forte denatalità”. Lo afferma Ermanno Greco, presidente della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R.).
“La lotta all’inquinamento è fondamentale se vogliamo garantire alle prossime generazioni nuove prospettive di crescita e una vita sana e prospera” prosegue Greco, che osserva come sia “essenziale seguire un’attenta prevenzione, considerato che l’inquinamento determina anche altre disfunzioni, con danni all’apparato cardiovascolare, patologie dell’apparato respiratorio e a livello andrologico. Gli effetti infiammatori del particolato sono un pericolo costante per la salute dell’uomo. Purtroppo, per quanto riguarda la fertilità, non esiste più alcuna prevenzione per gli uomini e spesso gli accertamenti sulla riserva ovarica femminile non sono la routine, ma vengono effettuati solo quando la coppia ha problemi di fertilità. Le tecniche di Procreazione medicalmente assistita (Pma) - osserva Greco al riguardo - oggi sono molto efficaci, soprattutto se associate alla diagnosi genetica preimpianto. Attualmente, in Italia la fecondazione in vitro contribuisce al 3% circa delle nascite, vale a dire circa 11mila nati, mentre nel mondo sono nati più di 5 milioni di bambini. Le Pma sono passate da 90mila a 110mila, come emerge dalla Relazione al Parlamento sulla PMA 2023 sull’attuazione della Legge 40 del 2004. Migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo, pertanto, è un primo importante passo per tutelare la nostra salute” conclude Greco.
“Gli effetti diretti dell’inquinamento sulla salute umana interessano diversi apparati ed organi – spiega il presidente Sima, Alessandro Miani -. Le patologie dell’apparato cardiovascolare rappresentano la prima causa di morte in Italia (Eventi coronarici e Infarto Miocardico Acuto, 9.000 casi/anno - Ictus cerebrali, 12.000 casi/anno), seguiti dalle patologie dell’apparato respiratorio (7.000 decessi prematuri/anno). Le polveri sottili e gli ossidi di azoto sono in grado di peggiorare lo stress ossidativo e innescare una risposta infiammatoria sistemica a livello dell’apparato vascolare, causando aterosclerosi e disfunzione endoteliale, una maggior aggregabilità delle piastrine esitando così in cardiopatia ischemica. Ma gli effetti infiammatori del particolato si esplicano anche sul polmone e sui neuroni per inalazione e attraversamento della barriera emato encefalica”.
“E’ imprescindibile e non più rimandabile agire in fretta per ridurre drasticamente le principali sorgenti emissive dell’inquinamento atmosferico – prosegue Miani –Una delle principali cause di smog nel nostro Paese è rappresentata non dal comparto industriale o dalle autovetture private, come erroneamente si pensa, ma dagli edifici privati, a partire dai riscaldamenti delle abitazioni: serve quindi modificare le abitudini quotidiane razionalizzando i consumi energetici, limitando gli orari di accensione degli impianti di riscaldamento e abbassando le temperature in casa, così da contribuire alla lotta all’inquinamento atmosferico. Come Sima abbiamo proposto al Governo di mitigare gli effetti nocivi dello smog partendo dagli edifici urbani, attraverso incentivi volti a facilitare interventi di rivestimento di superfici murarie e vetrate con un “coating” fotocatalitico al biossido di titanio a base etanolo, che ha dimostrato in studi scientifici di essere attivato da luce naturale a svolgere un’azione di scomposizione e riduzione degli inquinanti atmosferici”.
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