Medicina e ricerca

CP2 Biotech: un caso di trasferimento tecnologico di successo per lo sviluppo dei vaccini innovativi

di Francesco Peri*

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I vaccini si sono dimostrati una risorsa terapeutica fondamentale per combattere le infezioni virali pandemiche, incluso il COVID. Come tutti i farmaci, i vaccini prodotti oggi hanno avuto un’evoluzione che li ha portati a diventare più sicuri, poiché non contengono più l’intero agente patogeno, ma solo una sua porzione, detta antigene. Questo processo di sottrazione però è andato di pari passo con una minore capacità di stimolare il sistema immunitario. Per questo nella formulazione dei vaccini sono state inserite sostanze definite “adiuvanti”, che hanno la funzione di rinforzare e mantenere attiva nel tempo la risposta immunitaria. L’uso degli adiuvanti rende dunque i vaccini più efficaci, permette di modulare la loro potenza e riduce i costi di produzione. La presenza di adiuvanti nei vaccini permette infatti di ridurre la quantità di antigene, la componente più costosa, grazie al potenziamento della risposta immunitaria. Quest’ultimo elemento è di grande importanza per rendere accessibili i vaccini a livello globale a costi molto ridotti, specialmente nei paesi in via di sviluppo.
All’orizzonte si profilano i rischi legati alla diffusione di vecchie e nuove epidemie, ad infezioni virali ma anche e soprattutto di specie batteriche resistenti agli antibiotici. L’OMS ha posto l’obiettivo urgente di aumentare la varietà molecolare degli adiuvanti attualmente usati nei vaccini, che dovranno inoltre essere prodotti in modo sostenibile, minimizzando l’impatto ambientale. Questo sta portando ad un incremento notevole degli investimenti nel settore con una crescita di valore stimata da 0.8 miliardi di dollari a 1.2 entro il 2028.
In questo quadro si inserisce l’esperienza di CP2 Biotech, uno spin-off dell’Università di Milano-Bicocca fondato nel 2020 che opera nel settore delle biotecnologie farmaceutiche e mediche ed ha tra i suoi assets brevetti su famiglie di molecole che possono essere impiegate come adiuvanti vaccinali ed immunoterapeutici. La tecnologia innovativa di cui CP2 è proprietaria, attraverso famiglie di brevetti, deriva direttamente dalle scoperte del gruppo di ricerca del suo fondatore, che hanno permesso di individuare nuove molecole con un ottimo profilo di tollerabilità nell’animale, capaci di modulare l’attività del recettore TLR4, un interruttore fondamentale che regola la risposta immunitaria ed infiammatoria nell’uomo e negli animali. Molecole capaci di attivare il TLR4 (agonisti) sono potenziali adiuvanti e immunoterapeutici tumorali, capaci di risvegliare la risposta immunitaria contro i tumori. Al contrario, molecole capaci di inibire il TLR4 (antagonisti), sono candidati farmaci contro sindromi infiammatorie anche croniche, sepsi e malattie autoimmuni.
Essendo licenziataria dei brevetti sulle molecole, CP2 Biotech nel 2023 ha concluso con CRODA, uno dei più grandi attori mondiali nel settore degli adiuvanti vaccinali, un accordo economico per avviare in collaborazione la sperimentazione preclinica e clinica di queste nuove molecole. Entro il 2024 le molecole brevettate entreranno in produzione per essere incluse in vaccini nell’ambito veterinario, dove pure la domanda è in forte crescita per gli allevamenti intensivi. Successivamente le molecole saranno introdotte nelle fasi di sperimentazione clinica.
CP2 Biotech è anche attiva nello sviluppo degli antagonisti del TLR4 capaci di bloccare il processo infiammatorio alle sue origini. Tali molecole sono in fase di sperimentazione preclinica su patologie come le infiammazioni croniche dell’intestino (morbo di Chron e colite ulcerosa), psoriasi, sepsi, immunoparalisi, morbo di Alzheimer ed altre malattie neurodegenerative. Infine CP2 è impegnata nello sviluppo di terapeutici per malattie “orfane”, per le quali non esistono trattamenti farmacologici specifici. La storia di CP2 rappresenta un caso di successo di trasferimento tecnologico dall’Università, come ecosistema dell’innovazione, alla società, passando tramite il mondo dell’impresa.

*Professore ordinario di Chimica organica dell'Università di Milano-Bicocca


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