Medicina e ricerca
Oncologia: l'innovativo sistema “Erha” si prepara al trasferimento per uso terapeutico
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Se è vero che la salute è guidata dall'innovazione, in Linearbeam - Protons for Life la lingua dell’innovazione parla italiano. Dal 2018 in questa piccola società c’è un team di scienziati, fisici, medici, ingegneri e tecnici che sta lavorando per portare il Paese verso un primato del med-tech a livello mondiale grazie al progetto straordinario“ERHA” – Enhanced Radiotherapy with HAdrons, per lo sviluppo industriale di un primo acceleratore lineare di protoni: una protonterapia moderna e tecnologicamente avanzata che apre a nuove opportunità per la cura del cancro.
ERHA è la prima tecnologia per protonterapia basata su accelerazione lineare di particelle ad entrare nel mercato globale: una sfida tecnologica, ingegneristica e industriale impressionante che viene da lontano. Si tratta di un impianto complesso nel suo genere che promette di migliorare il trattamento di molte patologie oncologiche e potrebbe contribuire a dare una svolta importante nella cura,soprattutto sul fronte pediatrico. Dopo anni di lavoro, l’obiettivo di approntare un prototipo funzionante pronto per l’ingresso nel mondo sanitario è ormai realtà: il team del progetto sta oggi concentrando il proprio lavoro sulle fasi finali di sviluppo della macchina verso la certificazione come dispositivo medico che porterà il sistema di protonterapia ad essere impiegato per trattare la maggior parte dei tumori diffusi in adulti e, con buone prospettive, in campo pediatrico.
Questa tecnologia,interamente sviluppata nei laboratori di Ricerca e Sviluppo della società Linearbeam con sede in Puglia, spin-off del gruppo Itel attivo nel campo healthcare da oltre 40 anni, rappresenta qualcosa di assolutamente inedito nel panorama mondiale: una prima soluzione completa ed integrata per il trattamento di tumori basata sul principio lineare di accelerazione di particelle protoniche (a differenza degli attuali sistemi – ciclotroni e sincrotroni – impiegati in protonterapia che sono imponenti, complessi e costosissimi macchinari basati su meccanismo “circolare”).
Nelle settimane scorse, per la prima volta ufficialmente, un primo prototipo della tecnologia è stato presentato alla comunità scientifica globale in occasione del PTCOG 2023 a Madrid, la conferenza annuale del Particle Therapy Co-Operative Group che coinvolge i massimi esperti a livello mondiale sui temi della radioterapia con protoni, ioni leggeri e particelle cariche pesanti. Un momento centrale per discutere l'ambiziosa sfida di ERHA che, simbolo dell’orgoglio scientifico made in Italy,coagula l’attesa da parte dei massimi rappresentanti del mondo clinico, accademico, scientifico, della ricerca, delle istituzioni e della cura. Quello intrapreso da Linearbeam è un progetto industriale complesso che mira a rendere semplice la terapia del cancro, combinando idee, visione strategica, ricerca scientifica e innovazione industriale.
“Siamo entrati ufficialmente nella fase conclusiva del progetto ERHA e ci avviciniamo oggi al traguardo finale, che coincide con il giorno in cui il nostro sistema di protonterapia lineare potrà essere impiegato sul paziente. Sapere che, fra le nostre mani, ha preso forma una tecnologia unica al mondo che potrebbe cambiare l’approccio nella cura dei tumori è responsabilità di cui sentiamo il peso come impresa e nei confronti di chi necessita di queste cure, per le quali vorremmo facilitare l’accesso” – racconta Leonardo Diaferia, presidente di Linearbeam e del Gruppo ITEL – “Con Linearbeam abbiamo accolto una delle più ambiziose sfide della scienza moderna.La tecnologia che abbiamo sviluppato consentirà di individuare protocolli di cura di ultima generazione basati sul modello di accelerazione lineare di protoni, proiettando il nostro Paese ad un più alto livello di specializzazione ed innovazione nel med-tech a livello globale. Nei prossimi mesi ci prepariamo ad aprire le porte dei nostri laboratori per portare il mondo a conoscere da vicino questo sistema innovativo a cui abbiamo lungamente lavorato. Per anni abbiamo perseguito l’obiettivo dell’uso clinico ed ora ci siamo, pronti a scrivere una pagina di futuro che appartiene a quest’azienda, alle persone che hanno dedicato il proprio impegno al progetto ed alle possibilità che nascono dall’incontro fra scienza e industria, con la certezza di aver riunito, attorno ad un importante traguardo per la Salute, le migliori competenze ed eccellenze italiane”.
Sviluppando una protonterapia innovativa lineare, il team di esperti di Linearbeam ha realizzato una soluzione alternativa agli attuali sistemi di protonterapia con ciclotroni e sincrotroni: una tecnologia efficiente, compatta e in grado di garantire la massima precisione e sicurezza nell'erogazione della dose di trattamento sul paziente. Nel sistema ERHA, il fascio di protoni generato dall’acceleratore acquisisce crescente velocità lungo la linea di accelerazione sino al punto in cui, attraverso meccanismi sofisticati, viene estratto e indirizzato dalla macchina alla sala di trattamento per poi collidere con la patologia. Le particelle cariche possono essere modulate a differente energia (misurata in MeV) di penetrazione,ovvero la “potenza” del fascio di protoni può essere controllata nell’erogazione sul paziente in maniera molto precisa ed in funzione dei punti esatti da raggiungere, individuando dove la massa tumorale è localizzata.
Questo meccanismo, novità nel panorama delle tecnologie attualmente in uso, è reso possibile dalla nativa modularità dell’acceleratore lineare che permette di aumentare o diminuire l’energia del fascio di protoni, per colpire le cellule cancerogene secondo uno schema e percorso ‘disegnato’ dal sistema di pianificazione del trattamento (TPS): con un software clinico basato su calcolo radiobiologico,specificamente progettato per la tecnologia, lo staff clinico è infatti perfettamente in grado di disegnare il reticolo delle aree del corpo umano e manovrare le particelle che andranno a colpire il bersaglio tumorale con una precisione submillimetrica, applicando la tecnica pencilbeam –ovvero lo ‘spennellamento’ (distruttivo del dna cellulare cancerogeno)delle sezioni porzionate della massa, risparmiando i tessuti sani circostanti.
Le prospettive in ambito clinico per la salute sono in questo scenario interessanti. Sistemi come il lineare, all’avanguardia in termini di tecnologia e possibilità terapeutiche,rappresentano un orizzonte particolarmente atteso dagli addetti ai lavori in campo di protonterapia, che oggi guarda all’Italia con grande interesse per la novità di ERHA. Linearbeam, grazie a un imponente mole di lavoro in ricerca e sviluppo, ha ingegnerizzato infatti per la prima volta una tecnologia innovativa che porta le cure del cancro un passo avanti. Interessante sarà, completato il trasferimento della prima macchina nel mondo clinico, la possibilità di creare un network tra i centri che acquisiranno questo sistema, a livello nazionale ed internazionale, con protocolli condivisi che indaghino nuove indicazioni terapeutiche oltre a confermare quelle esistenti.
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