Medicina e ricerca

One Health/ Per l'Ispra laboratori di ricerca presso Fondazione Santa Lucia Ircss e progetti comuni anche nel Pnrr

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«Oggi si mettono a fattor comune due eccellenze, quella del centro di ricerca della Fondazione Santa Lucia e quella dell’Ispra che è la nostra guida scientifica in materia ambientale. Collegare in questi nuovi laboratori la ricerca medica con quella ambientale per avere una visione più completa e moderna delle dinamiche degli ecosistemi e di come essi condizionino la salute umana è un importante evoluzione nel nostro approccio alle tematiche ambientali. Perché, non dimentichiamolo mai, l’uomo non è "altro" rispetto all’ambiente, ma ne è parte». Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, presente a Roma all'inaugurazione di 2.200 mq di spazi di ricerca dell'Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale (Ispra), ente pubblico vigilato dal suo dicastero, presso la sede che ospita i laboratori di ricerca di base della Fondazione Santa Lucia Irccs, ospedale di neuroriabilitazione e istituto di ricerca in neuroscienze. I laboratori sono dedicati allo studio dell’ambiente con particolare attenzione allo studio della contaminazione e dei suoi effetti nelle acque, nel suolo, nell’aria, nel mare e nelle risorse ittiche analizzando campioni provenienti da tutta Italia. I circa 70 ricercatori di Ispra si aggiungono ai circa 200 ricercatori della Fondazione Santa Lucia Irccs dedicati allo studio delle neuroscienze e delle patologie neurologiche.
L’elemento di novità è la nascita di progetti comuni e interdisciplinari per la ricerca nell’ambito della "One Health", che studia la relazione tra salute umana, benessere animale e inquinamento ambientale. L’inaugurazione degli spazi di ricerca segna l’inizio della collaborazione tra Ispra e Fondazione Santa Lucia Ircss in ambiti legati alle relazioni tra ambiente e salute (esposoma e one health) tra cui: ricerca e studio di fattori legati all’ambiente e correlazioni tra epidemiologia e contaminazione ambientale, bioinformatica ed ecologia applicata. Nell’ambito di questa collaborazione è, inoltre, già stato avviato un progetto di ricerca congiunto finanziato dal Piano nazionale complementare al Pnrr, dedicato allo studio delle risorse ittiche e all’impatto dei contaminanti ambientali tossici e persistenti di interesse prioritario nei prodotti ittici del mar mediterraneo e il loro impatto sulla salute umana.


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