Medicina e ricerca

Malattie rare, Fondazione Telethon: con il bando Seed Grant 280mila euro a fianco delle associazioni pazienti

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Attraverso il bando "Seed Grant" lanciato da Fondazione Telethon per aiutare le associazioni di pazienti con malattie genetiche rare a individuare, selezionare e investire al meglio i propri fondi in progetti di ricerca sulle patologie di proprio interesse, saranno finanziati sei progetti di ricerca scientifica finanziati per un totale di 280 mila euro. Il bando, giunto alla sua terza edizione, permetterà di finanziare progetti di ricerca sulla sindrome di Ehlers-Danlos di tipo vascolare, sulla atassia spastica autosomica recessiva di Charlevoix-Saguenay (ARSACS), sulla malattia di Charcot-Marie-Tooth di tipo 3 e sulla encefalopatia epilettica e di sviluppo correlata a mutazioni del gene PIGA: patologie ad oggi orfane di terapie e per le quali le associazioni pazienti, con l’aiuto di Fondazione Telethon e degli Istituti coinvolti, proveranno a “gettare il seme” della ricerca scientifica per conoscerne maggiormente i meccanismi biologici e per individuare nuove strade in termini di futuri approcci terapeutici. I risultati della terza edizione del “Seed Grant” vengono annunciati in occasione della Giornata Mondiale delle Malattie Rare: in oltre trent’anni Fondazione Telethon ha investito in ricerca più di 592,5 milioni di euro, ha finanziato 2.720 progetti con 1.630 ricercatori coinvolti e più di 580 malattie studiate in quest’ambito.
A finanziare i 6 progetti “Seed” sono stati l’Associazione Con Giacomo contro vEDS e l’Associazione ARSACS che ne hanno finanziati due a testa, l’Associazione Gene PIGA Italia e una famiglia di una giovane ragazza con una rara forma della malattia di Charcot-Marie-Tooth (CMT) di tipo 3. In ciascuno dei casi, il termine seed indica che si tratta di progetti in cui un finanziamento annuale di 50 mila euro rappresenta appunto un seme che possa germogliare per iniziare un percorso di ricerca su un tema scarsamente studiato, come spesso accade per malattie molto rare.
Costituita una commissione scientifica ad hoc per ciascuna patologia, formata da ricercatori di fama internazionale esperti della malattia, ciascun progetto è stato valutato per il proprio merito scientifico. Per ciascuna patologia, la rispettiva commissione ha individuato tra i progetti presentati quelli meritevoli di finanziamento, che sono stati poi presentati alle rispettive associazioni per la decisione finale.
Lanciata come progetto pilota alla fine del 2019 in collaborazione con l’associazione italiana GLUT1, l’iniziativa Seed Grant si è poi consolidata con tre edizioni del bando; una quarta edizione sarà lanciata a breve in primavera. Ad oggi sono complessivamente 24 i progetti di ricerca finanziati, tutti di durata annuale per un investimento complessivo di quasi 1,2 milioni.
«In occasione della Giornata Mondiale delle Malattie Rare siamo felici di proseguire il nostro impegno al fianco delle associazioni che si attivano per raccogliere fondi da investire in ricerca sulla malattia di loro interesse. Negli ultimi tre anni, dall’avvio del progetto “Seed Grant”, abbiamo messo a disposizione delle associazioni le competenze che abbiamo maturato in oltre trent’anni nel finanziamento della ricerca. Le abbiamo, così, aiutate a indirizzare il loro investimento nella maniera più efficace tramite la selezione di progetti sulla base della qualità scientifica e dell’impatto sui pazienti. – ha dichiarato Francesca Pasinelli, Direttore Generale di Fondazione Telethon – È per noi prioritario essere al loro fianco poiché lavoriamo per un obiettivo comune: trovare risposte alle tante domande ancora aperte sulle malattie genetiche rare. Ancora oggi sono 300 milioni le persone nel mondo con malattie rare, 2 milioni solo in Italia: di queste 1 su 5 ha meno di 18 anni. Il bando Seed Grant vuole proprio essere un seme affinché si possa presto raccogliere nuovi frutti stimolando la ricerca su patologie poco studiate e aggiungendo cruciali contributi di conoscenza utili a fronteggiare quella che ancora oggi rappresenta una delle principali emergenze sanitarie».
«La vicinanza alle persone con una malattia genetica rara e alle associazioni di pazienti è alla base della nostra missione. Siamo nati come espressione dell’ascolto dei pazienti, che per noi rappresentano da oltre trent’anni un punto di riferimento – ha dichiarato Alessandra Camerini, Responsabile Relazioni con i Pazienti e le Associazioni – Con il bando Seed Grant vogliamo consolidare ulteriormente questa vicinanza attraverso un progetto molto concreto e volto a mettere a disposizione la nostra esperienza e le nostre conoscenze affinché le associazioni possano identificare e finanziare i progetti di ricerca più in linea con le loro esigenze. Lo facciamo promuovendo l’eccellenza e cercando di evitare di disperdere fondi, tempo e speranze. Siamo ormai giunti alla terza edizione e con 24 progetti di ricerca finanziati, siamo felici di aver tracciato una strada nuova. in linea con l’obiettivo di rispondere all’appello di chi lotta contro una malattia genetica rara attraverso la ricerca, vero patrimonio collettivo. Tutto questo con il consueto forte spirito di collaborazione, che da sempre contraddistingue la vera e propria impresa collettiva che è Fondazione Telethon».
I progetti finanziati
Tra i progetti finanziati, quello del team guidato da Nicola Chiarelli dell’Università di Brescia, finanziato dall’Associazione Con Giacomo contro vEDS, si occuperà di studiare i meccanismi patogenetici e identificare nuovi target terapeutici nella sindrome di Ehlers-Danlos di tipo vascolare: si tratta di una malattia ereditaria del tessuto connettivo a trasmissione autosomica dominante, causata da mutazioni nel gene responsabile della produzione del collagene di tipo III (COL3A1). Attualmente i meccanismi patogenetici coinvolti in questa patologia sono ancora da definire: questo progetto ha fra i suoi obiettivi proprio quello di colmare il vuoto nella conoscenza della malattia attraverso l’analisi pionieristica del profilo di espressione globale dell’RNA (trascrittoma) in fibroblasti dermici. Anche l’Istituto Telethon di Genetica e Medicina (Tigem) di Pozzuoli si occuperà della sindrome di Ehlers-Danlos vascolare: il team di ricercatori coordinato da Carmine Settembre si occuperà di indagare la modulazione del meccanismo di rimozione selettiva di molecole tossiche dalle cellule per il trattamento della sindrome di Ehlers-Danlos vascolare. L’obiettivo di questo progetto sarà sfruttare in chiave terapeutica l’autofagia, cioè il processo cellulare di degradazione e rimozione delle molecole tossiche.
Due saranno invece i progetti, entrambi finanziati dall’Associazione ARSACS, sull’atassia spastica autosomica recessiva di Charlevoix-Saguenay (ARSACS), una malattia genetica rara dello sviluppo neurologico associata ad anomalie strutturali della retina e causata dal difetto di una proteina, la sacsina, la cui funzione non è ancora del tutto nota. Il primo sarà coordinato da Valentina Naef della Fondazione IRCCS Stella Maris di Pisa, con l’obiettivo di indagare le alterazioni retiniche che si manifestano a causa della perdita della funzione del gene SACS, provando così a caratterizzare e definire la natura delle anomalie strutturali della retina osservate nei pazienti con questa patologia rara. Il secondo progetto sarà invece guidato da Sirio Cocozza dell’Università Federico II di Napoli, che si concentrerà sulla progressiva difficoltà nel camminare dei pazienti, in parte dovute alla presenza di rigidità muscolare. Questo sintomo è dovuto al coinvolgimento di un fascio di fibre nervose che controlla il movimento volontario, noto come tratto corticospinale (TCS). Ad oggi non sono note quali porzioni delle fibre che lo costituiscono siano danneggiate, né se l’entità di tale danno sia effettivamente associata alla disabilità dei pazienti. In questo studio verrà analizzata l’integrità della struttura delle fibre che compongono il tratto corticospinale, utilizzando un approccio innovativo di analisi dei dati di risonanza magnetica chiamato profilometria.
All’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, invece, si svolgerà il progetto coordinato da Maurizio D’Antonio per studiare la malattia di Charcot-Marie-Tooth (CMT) di tipo 3, o sindrome di Dejerine-Sottas. Le CMT sono un gruppo di malattie rare del sistema nervoso periferico che interessano lo sviluppo e l’integrità della mielina, la guaina isolante che avvolge i nervi. Sebbene siano stati identificati diversi geni coinvolti in queste neuropatie, è ancora poco chiaro come essi causino la malattia e al momento non esistono terapie efficaci. Per comprendere questi meccanismi e disegnare approcci terapeutici efficaci, il progetto si focalizzerà sullo studio dei sistemi cellulari che riproducono parzialmente la malattia umana e su come la loro modulazione farmacologica possa migliorare l’esito della malattia.
Infine, Nicola Specchio dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma condurrà il progetto finanziato dall’Associazione Gene PIGA Italia sull’encefalopatia epilettica e di sviluppo correlata a mutazioni del gene PIGA. Questa rara malattia neurologica è stata identificata solo di recente ed è caratterizzata da grave disabilità intellettiva ed epilessia farmaco-resistente. Durante lo sviluppo delle crisi epilettiche, si verificano a livello del cervello diverse alterazioni, tra cui infiammazione e stress ossidativo, che portano alla morte dei neuroni nel cervello. Obiettivo del progetto è valutare nei pazienti se la somministrazione di due farmaci antiossidanti come trattamento aggiuntivo possa aiutare a controllare le crisi epilettiche e migliorare i deficit cognitivo-comportamentali. Se questa ipotesi sarà confermata, queste terapie potrebbero essere estese in futuro anche ad altre forme gravi di encefalopatia epilettica e di sviluppo.


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