Medicina e ricerca
Covid: geriatri, mortalità ridotta in ospedale con le videochiamate
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Nei pazienti anziani ricoverati per Covid-19 che possono parlare con i propri cari grazie a un cellulare, meglio ancora se in videochiamata, la mortalità si riduce dal 40 al 20%, a parità di età e trattamento clinico. Lo dimostrano i dati di uno studio presentato in occasione del 65mo Congresso della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg) e condotto su tutti gli anziani ricoverati con Covid-19. Tuttavia, la percentuale di chi non ha un telefono aumenta con l'avanzare dell'età e ben il 22% dei ricoverati analizzati non ne possiede uno.
I risultati mostrano poi l'esistenza di un divario di genere: le donne sono più fragili in corsia perché hanno a disposizione un cellulare nel 10% dei casi in meno rispetto agli uomini. Il 16% degli anziani di entrambi i sessi non riesce a utilizzare il telefono senza un aiuto.
"Vietare le visite ha frenato la diffusione dell'infezione da COVID-19 nei reparti ospedalieri - osserva Raffaele Antonelli Incalzi, presidente Sigg – ma l'isolamento ha avuto effetti molto negativi sullo stato di salute fisico e mentale degli anziani. Oltre all'aumento dei tassi di depressione e alla riduzione della qualità di vita, si assiste anche a un incremento della produzione di molecole proinfiammatore e all'abbassamento delle difese immunitarie antivirali. Questi meccanismi biologici innescati dalla solitudine aumentano inevitabilmente la mortalità ma i danni recati alla salute dall'isolamento possono essere smorzati dalla possibilità di utilizzare la videochiamata per offrire una comunicazione di qualità tra gli anziani e i loro familiari e amici. Per questo nel reparto acuto durante la pandemia di COVID-19 dovrebbe essere data a tutti la possibilità di mantenere contatti con l'esterno".
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