Medicina e ricerca
Glaucoma, il ruolo della prevenzione e della corretta informazione
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Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sono 55 milioni di persone nel mondo, 1 milione in Italia, con un'incidenza che sale con l'aumento dell'età, colpendo in maniera maggiore dopo i 70 anni. Ma la metà non ne è a conoscenza perché non effettua visite oculistiche. Si tratta della seconda causa di cecità a livello planetario dopo la cataratta, ma è la prima a carattere irreversibile. Per tale motivo è stata definita dall'OMS una "patologia sociale".
Il glaucoma è una malattia degenerativa dell'occhio dovuta a un aumento della pressione intraoculare che può, a lungo andare, danneggiare il nervo ottico e quindi il campo visivo, provocando lesioni gravi e irreversibili.
La prevenzione gioca un ruolo cruciale, a partire dai 40 anni, anche perché la malattia si sviluppa in maniera silente.
Sono alcuni dei numeri del glaucoma, ai quali si deve aggiungere un'altra stima impressionante: nel mondo tra i 4,5 e i 9 milioni di persone sono cieche a causa di questa malattia.
La prevenzione è la migliore arma per combatterla, ma è l'informazione a giocare un ruolo fondamentale. Perché il paziente informato sulla malattia può arrivare più precocemente alla diagnosi e alla cura e affrontare in modo più consapevole e attivo il percorso terapeutico, gestendo meglio la propria patologia e le sfide ad essa correlate.
Il glaucoma si cura di solito con colliri per abbassare la pressione oculare (detti "ipotonizzanti"). Per risultare efficace la terapia deve essere seguita regolarmente e con costanza. Questa malattia, infatti, può peggiorare senza che dia sintomi e, in tal caso, può essere necessario modificare il tipo di terapia. Una volta avvenuto il danno non è più reversibile: si ricorre a farmaci ed eventualmente alla chirurgia per cercare di preservare almeno la funzionalità visiva esistente. L'intervento chirurgico per la cura del glaucoma, si esegue quando i trattamenti farmacologici non siano più sufficienti o in caso non siano tollerati dal paziente.
Talvolta vengono prescritti integratori alimentari che potrebbero contribuire alla protezione del nervo ottico.
Detto "ladro silenzioso della vista" perché asintomatico in una prima fase, il glaucoma provoca una disabilità visiva che si può prevenire purché sia diagnosticato e curato tempestivamente. Anche in questo caso è quindi essenziale "incontrare l'oculista", cioè sottoporsi a controlli oculistici periodici. Per dare il suo contributo ad un'informazione corretta e alla prevenzione della vista, la Fondazione Salmoiraghi & Viganò ha dedicato un incontro in streaming proprio alla prevenzione del glaucoma. Ad affrontare questo delicato argomento sono stati Marco Tavolato, primario dell'Unità operativa complessa di Oculistica a Chioggia, insieme a Romeo Altafini, direttore della Uoc di Oculistica della ULSS 3 Serenissima del Distretto Mirano Dolo (Veneto) e a Silvia Babighian, responsabile del Centro glaucomi dell'Ospedale Sant'Antonio (Azienda ospedaliera di Padova), entrambi membri del Comitato scientifico della Società italiana del glaucoma (Sigla).
"La prevenzione oculare è molto importante- afferma Marco Tavolato - e ancora di più lo è se si tratta di prevenire il glaucoma, proprio perché non dà sintomi: va perciò identificato il prima possibile, con periodiche visite oftalmologiche, ma anche con campagne di sensibilizzazione come quella promossa dalla Fondazione Salmoiraghi & Viganò ".
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