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Covid: Iss-Salute, si riduce il contagio con Rt a 1,18 ma resta l'allerta

di Ernesto Diffidenti

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24 Esclusivo per Sanità24

"Si osserva una riduzione nella trasmissibilità rispetto alla settimana precedente suggerendo un iniziale effetto delle misure di mitigazione introdotte a livello nazionale e regionale dal 14 ottobre 2020". Lo rileva la bozza del monitoraggio condotto dal ministero della Salute con l'Istituto superiore di sanità sottolineando "che la trasmissibilità in gran parte del territorio è ancora con un Rt superiore a 1 e comporta un aumento dei nuovi casi". "Questo andamento - aggiunge il report - non deve portare ad un rilassamento delle misure o ad un abbassamento dell'attenzione nei comportamenti". L'Rt nazione si assesta, secondo la bozza, a 1,18; la Basilicata ha l'indice più alto (1,46) seguita dall'Abruzzo (1,32) con la Lombardia a 1,15 e la Campania a 1,11 mentre sono 4 le Regioni con Rt sotto 1: Sardegna (0,79) e Lazio (0,82), Liguria (0,89) e Molise (0,94).

"Negli ultimi giorni - commenta il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro - il numero di contagi sta rallentando ma l'incidenza negli ultimi 7 giorni resta ancora significativa con 351 nuovi casi ogni 100mila abitanti con differenze importanti tra territori". "L'età media dei contagiati cresce lentamente e per ora resta sotto la soglia della prima ondata - continua Brusaferro - ma ora coinvolge pienamente la fascia oltre i 70 anni, mentre per i decessi si superano gli 80 anni". Sul fronte dei ricoveri "ovunque è stata superata la soglia di rischio, sottraendo letti ad altre patologie, anche se si è allontanata la soglia di saturazione a 30 giorni grazie ai nuovi interventi messi in campo". "Ma non dobbiamo cantare vittoria - insiste - l'indice Rt cresce ancora e bisogna rispettare le misure introdotte".

Anche secondo il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, "dobbiamo tener duro perchè se da una parte possiamo vedere uno spiraglio grazie alle misure in atto, che devono continuare ad essere implementate, dall'altro lato gli indici di occupazione delle terapie intensive non sono positivi e questa situazione puo durare anche a lungo nonostante l'abbassamento dell'Rt".

Ancora più esplicito Franco Locatelli, presidente del Comitato tecnico scientifico (Cts): "I primi indicatori di decelerazione del contagio già rilevati sono diventati più evidenti in questa settimana ma è necessario mantenere misure e comportamenti rigorosi fino a quando arriveremo ad avere l'indice di contagio sotto 1 in maniera sostenuta nel tempo". "Avere uno spiraglio - ha aggiunto - non deve far deflettere sulle misure introdotte. Evitiamo di ripetere l'errore fatto nella scorsa estate quando si pensava che l'epidemia fosse alle spalle". Locatelli, inoltre, è intervenuto sui vaccini assicurando che "tutti i vaccini avranno un grado di sicurezza rispondente alla tutela dell'individuo e seguiranno tutti gli step ineludibili sotto il controllo delle principali agenzie regolatorie, tra le quali l'Ema per l'Europa e la Fda per gli Stati Uniti". Per Locatelli, la distribuzione vedrà come primi beneficiari "il personale sanitario e gli operatori delle Rsa".


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