Medicina e ricerca
Giornata del sollievo: il 40% dei pazienti è ancora trascurato. Le iniziative in campo
di Sofia Guidetti
24 Esclusivo per Sanità24
Sono trascorsi sei anni da quando è stata promulgata la legge 38/2010 che sancisce il diritto all'accesso alla terapia del dolore e alle cure palliative, approvata all'unanimità dal Parlamento italiano e considerata un modello di eccellenza dalla Commissione Europea, ma il 40% delle persone affette da dolore ritiene di non ricevere un trattamento adeguato. A questo allarmante dato, il 29 maggio, vuole dar voce la Giornata del Sollievo giunta ormai alla sua XV edizione. Istituita nel 2001, con direttiva del presidente del Consiglio dei ministri su proposta di Umberto Veronesi, la Giornata del Sollievo è promossa dal ministero della Salute, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e dalla Fondazione nazionale Gigi Ghirotti, intitolata, quest'ultima, al nome del giornalista de “La Stampa” che al culmine della sua brillante carriera si ammalò di linfoma di Hodgkin, un tumore a quel tempo inguaribile. Per proseguire sulla strada tracciata da Gigi Ghirotti, la Fondazione da quarantun'anni è a fianco della persona malata di cancro e dei suoi familiari, offrendo orientamento, aiuto e supporto psicologico. Attualmente concretizza il suo impegno sociale, tra l'altro, attraverso un Centro di ascolto psico-oncologico telefonico nazionale con sede a Roma; un'assistenza psicologica ospedaliera e la formazione di volontari che operano in hospice. Il Centro di ascolto della Fondazione Ghirotti (numero verde 800 301510) offre da oltre 15 anni un servizio gratuito di sostegno, di orientamento e di ascolto ai malati oncologici e ai loro familiari, puntando al sollievo dalla sofferenza.
Centinaia le manifestazioni previste per questa XV edizione della Giornata del Sollievo: incontri pubblici di sensibilizzazione e informazione; affissione di locandine nelle farmacie per iniziativa di Federfarma; visite gratuite in ambulatori di terapia del dolore; stand di associazioni di volontariato nelle piazze per far conoscere le proprie iniziative pro-sollievo; passeggiate cittadine in bicicletta; convegni e corsi di formazione per operatori sanitari; assegnazione del titolo di “Città del sollievo” a un comune su iniziativa della Fondazione Ghirotti e patrocinio dell'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani); spettacoli in ospedali, animati gratuitamente da personaggi dello spettacolo, ma anche da operatori sanitari che suonano o cantano; attribuzione di riconoscimenti a strutture sanitarie distintesi nella umanizzazione delle cure (es. il “Premio Gerbera d'oro” promosso dalla Fondazione Gigi Ghirotti e dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome); visita di istruzione presso antichi ospedali di Roma di studenti selezionati dal MIUR in collaborazione con Regione Lazio ed il Comando generale dell'Arma dei Carabinieri.
Tra le iniziative a livello nazionale, quella che più di altre mira a sensibilizzare il mondo della scuola e a diffondere tra i più giovani la cultura del sollievo è un concorso intitolato “Un ospedale con più sollievo”. Promotori e organizzatori del concorso sono la Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti, l'UCIIM (Unione cattolica italiana insegnanti, dirigenti, educatori e formatori) e la Fondazione Alessandra Bisceglia-WAle, con la collaborazione della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, l'Università Cattolica del Sacro Cuore, l'Associazione Attilio Romanini–Onlus, l'AIIRO (Associazione Italiana Infermieri di Radioterapia Oncologica), con il patrocinio del Ministero della Salute e del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
Altra importante iniziativa riguarda l'attivazione di un Osservatorio di monitoraggio delle cure palliative e della terapia del dolore “dalla parte di chi soffre”, coordinato da Livia Turco. L'Osservatorio sarà alimentato dalle informazioni contenute in una Scheda di rilevazione nella quale sarà registrato il grado di soddisfazione con riferimento a quanto prescritto dalla Legge 38/2010. La scheda sarà distribuita ai pazienti ricoverati o che sono in terapia in strutture ospedaliere, per iniziativa di Federfarma nelle circa 18.000 farmacie e, grazie alla collaborazione con la FIMMG, negli studi medici.
“Quello che importa, sia durante la vita, sia di fronte alla morte, è non sentirsi abbandonati e soli” (Gigi Ghirotti)
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