Lavoro e professione

Ordine medici Milano: Roberto Carlo Rossi riconfermato presidente

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Roberto Carlo Rossi è stato confermato ieri sera presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Milano e resterà alla guida dell’Ordine fino al 2028. La lista Riscatto medico ha avuto 976 voti (quelli personali del presidente rieletto sono stati 1046), mentre le liste alternative Impegno Medico e Uniti per il Futuro hanno ottenuto rispettivamente 494 e 409 voti. Anche l’albo odontoiatri ha visto la conferma di Andrea Senna (lista Difendiamo la professione) con 374 voti. La lista Impegno Odontoiatrico, ha ottenuto 74 voti.Complessivamente hanno votato 2029 medici chirurghi, 299 odontoiatri.

“Nel nostro programma portiamo le nostre idee con libertà e trasparenza davanti alle Istituzioni comunali, provinciali e regionali, e in qualunque altro contesto - ha commentato Rossi -. Sono le istanze dei medici, le loro richieste e necessità per condurre al meglio la professione, come anche ‘errori di valutazione’, quale ad esempio la ben nota questione dei parcheggi nell’area cittadina o del pedaggio di ingresso nel centro urbano che limitano sensibilmente i movimenti dei professionisti, e alcune altre criticità. In primo luogo il malfunzionamento della rete socio sanitaria informatico che aggrava ulteriormente la pesantissima situazione burocratica-amministrativa cui sono sempre più soggetti i medici”.

“Come Ordine - continua - intendiamo proseguire l’efficace azione di lobby presso il Parlamento italiano ed europeo per richiedere cambiamenti o perfezionamenti di specifiche norme o di altre questioni di rilievo per la nostra categoria. Sempre in ambito politico, auspichiamo di poter portare a compimento una normativa che preveda un ristoro da erogare a famiglie colpite dalla perdita di un congiunto medico colpito da Covid e di colleghi che ne portano indelebili tracce di invalidità, come difficoltà di memoria o lunga permanenza in piedi, problematiche cardiovascolari e renali, che impattano sensibilmente sulla quotidianità professionale del medico. Ristoro che ad oggi non viene riconosciuto per la mancanza di specifiche voci tabellari, cui comunque potrebbero accedere solo medici dipendenti e non i convenzionati. Riteniamo invece che sia necessaria una legge a tutela dell’intera categoria: provvedimento che avevamo già proposto e avanzato in passato ma che si è bloccato poco prima di diventare emendamento, stralciato dalle priorità delle agende politiche. In ambito amministrativo sosteniamo, invece, l’abolizione dell’IVA dai corsi di aggiornamento EMC, come anche sosteniamo interventi sulla pubblicità sanitaria e sulla libertà del medico di poter scegliere un proprio esperto consulente in “querelle” assicurative, piuttosto che quello proposto d’ufficio dalla compagnia di riferimento”.


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