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Campus bio-medico e Intesa Sanpaolo: nasce un Osservatorio per la ricerca sulla salute globale

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24 Esclusivo per Sanità24

Un Osservatorio sulla salute globale per promuovere l’innovazione in sanità, favorendo l’adozione sostenibile delle nuove tecnologie per la riorganizzazione dei sistemi, contribuendo a migliorare la salute e il benessere dei cittadini. Avviato da università Campus Bio-Medico (Ucbm) di Roma e Intesa Sanpaolo, l’osservatorio è sostenuto dalla Commissione europea e dal ministero dell’Università e della Ricerca e sarà diretto da Leandro Pecchia, ordinario di ingegneria biomedica e presidente dell’omonimo Corso di laurea magistrale all’Ucbm. Tra gli obiettivi: pubblicare a inizio 2025 il primo studio sulla possibilità, da parte del sistema sanitario nazionale, di adottare tecnologie per supportare la creazione di una filiera italiana per l’innovazione nella silver economy.

Il progetto è stato presentato davanti a oltre 800 studenti durante la tappa in Ucbm di ’Build Your Future’, programma di incontri ideato da Intesa Sanpaolo e realizzato in collaborazione con scuole e università per coinvolgere 10mila studenti di tutta Italia e ispirarli sui grandi processi trasformativi della società come digitalizzazione, intelligenza artificiale, blue e space economy, life science e altri. Accanto all’osservatorio è stato avviato un Laboratorio di ricerca coordinato da Pecchia, mirato a identificare le barriere che frenano l’adozione delle tecnologie abilitanti nel sistema sanitario nazionale e a coinvolgere aziende, agenzie sanitarie e imprese del settore. Il laboratorio fungerà inoltre da incubatore per l’educazione e la formazione del personale, e l’attività di divulgazione dei progetti di ricerca. Osservatorio e laboratorio coinvolgono 6 giovani ricercatori di Italia, Spagna, Brasile, Etiopia, Benin e Uk: un team multidisciplinare con medici, ingegneri, economisti, informatici e una filosofa esperta di bioetica. Il laboratorio ha già attratto importanti finanziamenti europei per la progettazione e lo sviluppo di nuovi Proof of Concept per Ebola, il greening degli ospedali, le integrazioni delle cure per pazienti cardiovascolari mettendo in rete centri di eccellenza e territorio, la crescita della cultura della didattica basata sulla ricerca in Paesi africani. I progetti hanno un valore complessivo di oltre 20 milioni di euro, di cui circa il 20% da partner italiani.

“Con Build your Future stiamo incontrando giovani in tutta Italia per trasmettere loro una maggior consapevolezza sull’impatto sociale ed economico delle grandi trasformazioni globali e le competenze necessarie per affrontarle - afferma Elisa Zambito Marsala, responsabile Education Ecosystem and Global Value Programs Intesa Sanpaolo -. Tra queste, le life science hanno un ruolo particolare in un Paese che deve affrontare le sfide demografiche derivanti dall’invecchiamento della popolazione. Grazie alla stretta collaborazione con l’università Campus Bio-Medico, tra le migliori realtà accademiche per l’integrazione tra didattica innovativa e ricerca scientifica, abbiamo promosso un Osservatorio sulla salute globale con ricercatori da tutto il mondo. Intesa Sanpaolo crede fortemente nel sostegno alla ricerca, alla valorizzazione del talento, agli scambi internazionali e all’attrazione di talenti”.

“La nascita dell’Osservatorio e del Laboratorio sulla salute globale che abbiamo creato insieme a Intesa Sanpaolo rappresenta, per l’Università Campus Bio-Medico di Roma, un ulteriore passo in avanti verso uno dei nostri obiettivi principali: fornire indicazioni precise rispetto ai bisogni di salute del Paese e avviare forme di studio e sperimentazione di soluzioni concrete a favore del benessere delle persone - dichiara Andrea Rossi, amministratore delegato e direttore generale Ucbm - La sfida è per tutti: medici, ingegneri, biologi, nutrizionisti, dirigenti sanitari e professionisti sul campo. Vogliamo essere protagonisti dei grandi cambiamenti dei sistemi sanitari come quello italiano, portando un contributo fattivo affinché le tecnologie abilitanti possano sostenere l’efficiente funzionamento di un servizio pubblico che tutto il mondo ci invidia e che ha ancora margini di potenziamento”.

La sinergia più ampia con Ucbm -ricorda una nota - rientra nell’impegno di Intesa Sanpaolo che, attraverso la struttura Education Ecosystem and Global Value Programs, in linea con l’Agenda strategica per la ricerca della Ue e la Quarta Missione del Pnrr, promuove le collaborazioni con università e scuole attraverso il sostegno alla ricerca, borse di studio, docenze per favorire l’inclusione educativa, la valorizzazione del merito, l’attrattività degli atenei e contribuire alla crescita economica e sociale dei territori e del Paese. Intesa Sanpaolo ha promosso un Osservatorio permanente, Look4ward, che ha l’obiettivo di individuare i fabbisogni di nuove competenze e da cui emerge che le professioni del futuro saranno sempre più caratterizzate dalla fusione tra conoscenze tecniche verticali, competenze trasversali e capacità relazionali. Nel 2023 il gruppo guidato dal consigliere delegato e Ceo Carlo Messina ha coinvolto oltre 2mila scuole e università. Ne sono previste 4mila nell’arco del Piano d’impresa 2022-2025.


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